DIO NON GUARDA LA NOSTRA COLPA, MA LA NOSTRA DEBOLEZZA
Un pastore che sfida il deserto,
una donna di casa che non si dร pace per una moneta che non trova.
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LE PARABOLE DELLA MISERICORDIA sono il vangelo del vangelo.
Sale dal loro fondo un volto di Dio che รจ la piรน bella notizia che potevamo ricevere.
C’era come un feeling misterioso tra Gesรน e i peccatori,
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un cercarsi reciproco che scandalizzava scribi e sacerdoti.
Gesรน allora spiega questa amicizia con parabole tratte da storie di vita: una pecora perduta, una moneta perduta.
Storie di perdita, che mettono in primo piano la pena di Dio quando perde e va in cerca, ma soprattutto la sua gioia quando trova.
Ecco allora la passione del pastore, quasi un inseguimento della sua pecora per steppe e pietraie. Se noi lo perdiamo, lui non ci perde mai.
Non รจ la pecora smarrita a trovare il pastore, รจ trovata; non sta tornando all’ovile, se ne sta allontanando.
Il pastore non la punisce, รจ viva e tanto basta.
E se la carica sulle spalle perchรฉ sia meno faticoso il ritorno.
Immagine bellissima: Dio non guarda la nostra colpa, ma la nostra debolezza.
Non traccia consuntivi, ma preventivi.
Dio รจ amico della vita:
Gesรน guarisce ciechi zoppi lebbrosi non perchรฉ diventino bravi osservanti, tanto meglio se accadrร , ma perchรฉ tornino persone piene, felici,
realizzate,
uomini finalmente promossi a uomini.
La pena di un Dio donna-di-casa che ha perso una moneta, che accende la lampada e si mette a spazzare dappertutto e troverร il suo tesoro, lo scoverร sotto la polvere raccolta dagli angoli piรน oscuri della casa.
Cosรฌ anche noi, sotto lo sporco e i graffi della vita, sotto difetti e peccati, possiamo scovare sempre, in noi e in tutti, un frammento d’oro.
Queste parabole terminano con lo stesso โcrescendoโ. L’ultima nota รจ una gioia,
una contentezza,
una felicitร che coinvolge cielo e terra:
vi sarร gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti…
Da che cosa nasce questa felicitร di Dio?
Da un innamoramento, come in un perenne Cantico dei Cantici.
Dio รจ l’Amata che gira di notte nella cittร e a tutti chiede una sola cosa:
โavete visto l’amato del mio cuore?โ
SONO IO LโAMATO PERDUTO.
DIO ร IN CERCA DI ME.
Se lo capisco, invece di fuggire correrรฒ verso di lui.
Fonte: Il canale Telegram di p. Ermes