Lettura del Vangelo e commento del testo che la liturgia propone per mercoledรฌ 6 novembre 2024.
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
A tutti, un buon mercoledรฌ!
Vedete la location piuttosto insolita: mi trovo a Parigi. Sono venuto qua per diverse faccende, ma per me รจ martedรฌ sera, tarda nottata. Domani a mezzogiorno sono giร di ritorno verso l’Italia per delle cose che devo fare domani mattina.
- Pubblicitร -
Mi scuso anche se in questi giorni non avete visto il video. Ho avuto il concorso: oggi ho avuto l’orale del concorso per l’insegnamento. ร andato bene; se scappa un’Ave Maria perchรฉ tutto il processo finisca abbastanza bene, vi ringrazio molto.
Ecco, direi che fatte queste premesse, possiamo metterci in ascolto del Vangelo che la liturgia oggi ci regala.
Dal Vangelo secondo Luca
- Pubblicitร -
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesรน, ed egli si voltรฒ e disse loro: โSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me non puรฒ essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non รจ in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo dicendo: โCostui ha iniziato a costruire, ma non รจ stato capace di finire il lavoro.โ
Oppure, quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puรฒ affrontare con 10.000 uomini chi gli viene incontro con 20.000? Se no, mentre l’altro รจ ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Cosรฌ, chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepolo.โ
Attenzione, c’รจ una cosa da dire su questo testo. In questa versione di Luca che abbiamo ascoltato, nella traduzione italiana leggiamo: โSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo.โ
In realtร , se noi andiamo a leggere in greco, si usa un’espressione molto forte, se volete quasi scandalosa, perchรฉ non si dice โse non mi ama piรน diโ, ma in greco troviamo proprio scritto: โSe uno viene a me e non odia il padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo.โ
Il traduttore ha pensato che, essendo comunque la Bibbia, non la leggono tutti i biblisti. Insomma, la si legge anche qualcuno che forse รจ la prima volta che la legge. La parola โodiareโ รจ troppo forte, la associamo a qualcosa di veramente negativo, no? E ci sta la traduzione fatta con โse uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padreโ. Certo, รจ questo il significato, perรฒ non รจ male che in greco abbiamo proprio la parola โodiareโ.
Attenzione, perchรฉ vi dico che non รจ male? Perchรฉ รจ molto interessante l’etimologia greca della parola โodiareโ. In greco si usa la parola โmiseoโ, se non mi ricordo male, che indica lโโodiareโ. Se ho sbagliato a pronunciarla, mi perdonerete, non ho qui i libri per andare a verificare. Comunque, la cosa che vi dico adesso รจ abbastanza certa, l’ho appena verificata sull’Enciclopedia Treccani dellโetimologia. La cosa molto interessante รจ che questa parola greca indica l’entrare in urto, cioรจ etimologicamente la parola greca che esprime l’odio significa โentrare in urtoโ con qualcuno.
Beh, allora si fa molto interessante questa frase. Gesรน non sta parlando di un odio che รจ un respingimento, un cacciare via, ma tu non puoi pretendere di vivere il Vangelo se non entri in urto. Non puoi pretendere che il Vangelo diventi storia nella tua vita senza un urto con la realtร , senza un urto con le azioni piรน importanti della tua vita e senza un urto che puรฒ essere anche doloroso, che puรฒ essere anche di respingimento: โIo non la penso come te, io mi devo differenziare da te.โ
ร molto interessante allora questa versione. Gesรน non sta evidentemente predicando l’odio, ma sta parlando di questa parola che, nella lingua con cui รจ stato scritto il Vangelo, suona nell’orecchio di chi l’ascolta come un โurtoโ. Tu non puoi pretendere il Vangelo senza entrare in urto. Non abbiamo a volte, forse, una pratica del Vangelo un po’ troppo rappacificata, un po’ troppo zuccherina? No, non si puรฒ vivere il Vangelo senza l’urto. L’urto, anche con le persone che ti sono piรน care, a volte รจ anche l’esperienza piรน difficile, no?
Quando inizi a far sul serio col Vangelo, te lo devi aspettare che le persone che ti sono piรน vicine entrano in urto con te, perchรฉ non ci va che uno faccia sul serio con il Vangelo. Se non c’รจ un pezzo di urto nella nostra vita, nelle relazioni, nella realtร , beh, forse il Vangelo nella nostra vita รจ talmente poco significante che non entra mai in urto con nulla.
Attenzione, non si tratta di entrare in urto gratuitamente. Non c’รจ persona piรน odiosa di chi si improvvisa profeta e che per forza deve avercela col mondo. Perรฒ, fa parte dell’esperienza del Vangelo entrare in urto, percepire lo scarto che il Vangelo crea nella nostra vita e nella vita delle persone che incontriamo.
Quindi, davvero, non รจ un invito a odiare, ma รจ un invito a fare sul serio. Fare sul serio vuol dire che il Vangelo ci pone in questo urto con la realtร . Ma attenzione: รจ un urto generativo. Non entro in urto con la realtร per distruggere, ma per dire una parola di veritร , per essere testimone di qualcosa di vero.
Grazie per aver seguito questo momento di ascolto del Vangelo. Auguro a tutti di cuore un buon mercoledรฌ.
Leggi altri commenti al Vangelo del giorno