Meditazione di Mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
Nel Vangelo di oggi, preso da Luca al capitolo 14, dal versetto 15 e seguenti, leggiamo: โPerchรฉ io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterร la mia cena.โ
Uno dei commensali dice a Gesรน: โBeato chi prenderร cibo nel regno di Dio.โ Gesรน risponde attraverso una parabola. Un uomo imbandisce una grande cena e chiama gli invitati attraverso il suo servo. E cominciano subito le amare sorprese: gli invitati non accolgono l’invito per motivi banali, come l’acquisto di un campo, la compera di un paio di buoi o l’aver preso moglie.
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Gesรน fa capire che Dio non rifiuta nessuno; la salvezza รจ per tutti, ma gli uomini preferiscono unโaltra direzione, presi dalle cose che li trattengono: il possesso, il commercio, il piacere. Ma, nonostante le mancate adesioni dei chiamati, il progetto di Dio non si interrompe. Di fronte al rifiuto dei primi invitati, egli non si scoraggia, non sospende la festa, ma ripropone l’invito allargando oltre ogni ragionevole limite. E manda i suoi servi nelle piazze, ai crocicchi delle strade, a radunare tutti quelli che trovano.
Si tratta di gente qualunque: poveri, abbandonati e diseredati, addirittura buoni e cattivi, senza distinzione. I ricchi dal cuore ingrato, allora, vengono sostituiti dai poveri, ma ricchi di gratitudine.
Il Vangelo, respinto da qualcuno, trova un’accoglienza inaspettata in tanti altri cuori. E noi, da che parte siamo?
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A tutti auguro una buona e serena giornata nella pace del Signore.