HomeVangelo del Giornop. Enzo Fortunato - Commento al Vangelo del 5 Novembre 2024

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 5 Novembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 14,15-24

Il commento al Vangelo del giorno a cura di padre Enzo Fortunato.

Trascrizione, non rivista, del video.

Buonasera, buonasera brava gente. Saluto Marilena, Luisa, Anna e tutti voi, a tutti voi. Ecco, siamo qui nella Chiesa della Consolazione. Stasera siamo tornati dall’ufficio e, ritornando, l’orario รจ quello giusto e siamo passati proprio vicino a questa chiesa dove ci siamo incontrati tante volte. Allora, la vogliamo invocare: Maria, Madre della Consolazione.

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Qui c’รจ, qui c’รจ anche le reliquie di San Leopoldo Mandic, e penso a tante persone, tanti amici colpiti dal cancro, da un tumore. Lui, che ha guarito tante persone in vita, ci aiuti e soprattutto guarisca le persone ammalate.

E allora, รจ proprio con questo spirito che ci prepariamo ad accogliere quella parola che ci guarisce, anche dai tre mali che stasera il Vangelo ci vuole mettere davanti. E come fa Gesรน? Con un modo semplice e diretto. Ma ascoltiamo, eh, ascoltiamo.

Dal Vangelo secondo Luca

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In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesรน: “Beato chi prenderร  cibo nel regno di Dio”.

Gli rispose: “Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandรฒ il suo servo a dire agli invitati: ‘Venite, รจ pronto’. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi.

Il primo gli disse: ‘Ho comprato un campo e devo andare a vederlo. Ti prego di scusarmi’. Un altro disse: ‘Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli. Ti prego di scusarmi’. Un altro disse: ‘Mi sono appena sposato e perciรฒ non posso venire’.

Al suo ritorno, il servo riferรฌ tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: ‘Esci subito per le piazze e per le vie della cittร  e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi’.

Il servo disse: ‘Signore, รจ stato fatto come tu hai ordinato, ma c’รจ ancora posto’. Il padrone allora disse al servo: ‘Esci per le strade, lungo le siepi, e costringili ad entrare, perchรฉ la mia casa si riempia. Perchรฉ io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterร  la mia cena’”.

Brava gente, ci troviamo di fronte a un invito che ci dice questa prima parola, che apre la parabola di Gesรน: ci dice che ci tiene, ha un amore di predilezione. Quando tu inviti una persona significa che ci tieni, che la vuoi con te. Ecco, Gesรน ci sta dicendo questo: “Eh, io ho un amore per te. Ho un amore per te”.

E poi c’รจ l’immagine della tavola, della mensa, che รจ un’immagine che accompagnerร  costantemente la vita di Gesรน. Se pensiamo a come si apre il suo ministero, c’รจ la scena delle nozze di Cana. E se pensiamo a come si conclude, c’รจ l’ultima cena. Gesรน ci tiene a questa tavola e ci vuole lรฌ.

Questa parabola ci dice anche un’altra cosa: non sempre si accoglie l’invito. Spesso troviamo scuse. E quali sono queste scuse? Possono essere il lavoro, gli affari, le preoccupazioni della vita quotidiana. Tutto sembra piรน importante dell’invito di Dio. Ma รจ proprio in questo che si gioca la nostra libertร : scegliere di accogliere l’invito o no.

E voi, brava gente, cosa farete? Accoglierete l’invito del Signore? Perchรฉ รจ un invito che non solo ci chiama alla festa, ma ci chiama a una relazione profonda con Lui.

Buonanotte, brava gente, e ricordatevi: Dio vi ama e vi invita sempre alla Sua mensa.

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