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don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del 3 Novembre 2024

Domenica 3 Novembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 12, 28-34

Ci sono un sacco di parole su cui soffermarci in questo che vuole essere un brano centrale del Vangelo di Marco. Si parla infatti del primissimo comandamento, quello migliore di tutti, e per distacco.

Se per noi questa storia dei โ€œcomandamentiโ€ non va piรน tanto di moda – li vediamo come unโ€™imposizione difficilmente conciliabile con fede speranza e caritร  – per lo scriba che viene da Te รจ un problema centrale. In realtร  chiunque cerchi di vivere la fede prima o poi deve chiedersi cosa significhi questo in pratica. Di conseguenza cosa sia irrinunciabile, per dirla con lโ€™ecclesialese di qualche anno fa, ciรฒ che della fede โ€œnon รจ negoziabileโ€.

La discussione tra i saggi era aperta, si capisce che il nostro amico di oggi รจ tra quelli che di base pensa che la prioritร  vada a olocausti e sacrifici. Altri sottolineavano il primato del sabato, come spazio donato da Dio, incubatrice e culla della fede. A noi interessa soprattutto che รจ una domanda sincera, al contrario di quelle che si sono susseguite da quando sei entrato nel tempio.

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Qui lโ€™evangelista dร  il meglio di sรฉ, basta confrontare con il brano di Matteo, piรน stringato, o di Luca, in cui la domanda serve come prologo della parabola del buon samaritano. La Tua risposta parte dalla citazione quasi letterale di Dt 6,4, il cuore del primo discorso di Mosรจ. Inizia con da โ€œascolta Israeleโ€ฆโ€ e questo non รจ un fatto da poco, non รจ scontato, Matteo non lo fa. Cosรฌ perรฒ lโ€™orizzonte si apre, e di tanto.

La prima cosa che ci dici รจ che non si puรฒ parlare di comandamenti senza metterci in Tuo ascolto. โ€œAscoltareโ€ รจ una delle parole chiave dellโ€™esperienza di fede, รจ ciรฒ da cui scaturisce lโ€™amore ed insieme la risposta ad esso. รˆ relazione, si fa in due: Tu e noi.

La seconda sottolineatura, che forza leggermente la citazione, รจ quella che il Signore nostro Dio รจ โ€œunicoโ€. Non serve a nulla parlare di primo dei comandamenti se il nostro cuore รจ diviso. Se ci sono altri dรจi che dettano altre prioritร  alla nostra vita. Allโ€™unicitร  di Dio corrisponde lโ€™unitร  in noi, la totalitร  di cuore, anima, mente e forza.

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Rispetto a Deuteronomio Tu aggiungi โ€œmenteโ€, che lร  non cโ€™รจ. La libertร  nella citazione non รจ una svista. รˆ un brano che tutti gli ebrei conoscono a memoria, tanti lo definiscono il loro โ€œPadre Nostroโ€. Tu perรฒ sei libero e hai autoritร  anche sopra la Parola. Perchรฉ viene da Te prima di essere scritta nella Bibbia.

Il โ€œcuoreโ€ unito e integro con cui siamo chiamati ad amarti รจ il luogo dove si prendono le decisioni. Lo โ€œspiritoโ€ รจ il Tuo soffio che dร  un valore diverso alla nostra vita. La collega alla Tua, le dona uno scopo. Le fornisce una meta eterna. La โ€œmenteโ€ รจ la capacitร  di andare in fondo, alla radice delle cose. Nel loro senso ultimo, oltre lโ€™apparenza.

Quando lo scriba risponderร  modificherร  leggermente il termine, parlando della capacitร  di mettere insieme i diversi aspetti del mondo che ci circonda. La โ€œforzaโ€ descrive lโ€™energia psicofisica. Poi la citazione del Levitico che dice che lโ€™amore verso Dio lโ€™unico va di pari passo con quello per il prossimo. Ma chi sia questo โ€œprossimoโ€ sarร  da chiarire e ci penserร  il Vangelo di Luca.

Levitico parla dei membri del proprio popolo, in Luca 10 ci dici che sei Tu, che ci raccogli malmenati e riversi sulla strada. Poi lo siamo noi, chiamati a fare altrettanto. Ma ci arriveremo. Rimane una domanda: perchรฉ allo scriba dici che non รจ โ€œlontanoโ€ e non che รจ giร  dentro il Regno? Per il semplice fatto che lui, come noi, non รจ capace di fare ciรฒ che ha appena riconosciuto.

Per cui a noi viene il dubbio che non sia questa la strada. Al comandamento che esce dal cuore sostiuiamo quello che viene da fuori. Ci dice che sia meglio fare tanti sacrifici, osservare scrupolosamente prescrizioni e divieti. Quello sรฌ che possiamo farlo, non richiede che cambiamo dentro.

Il fatto che Tu invece perseveri nel porre come fondamentale nel nostro rapporto con Te lโ€™ascolto dโ€™amore tra due persone – Tu e noi – colte nella loro unicitร  e totalitร  รจ francamente troppo. Non puรฒ fondarsi sulla nostra buona volontร  Perchรฉ sia anche solo lontanamente pensabile ha bisogno della Tuo croce, della Tua resurrezione. Del pane della Parola e dellโ€™Eucarestia spezzato nella celebrazione comunitaria della Messa.

Cosรฌ anche noi saremo โ€œnon lontaniโ€ dal Tuo Regno.

don Claudio Bolognesi

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