All’inizio di questa liturgia abbiamo invocato Dio, che ascolti il grido della nostra preghiera e faccia sรฌ, che tutti gli uomini possano vedere il dono della divina misericordia (Colletta, anno B).
Con queste parole l’orazione riassume il pensiero guida dell’episodio evangelico dell’incontro tra Gesรน e il cieco Bartimeo, e ne allarga il significato a tutti i credenti.
Nel suo cammino verso Gerusalemme, dove compirร la sua Pasqua, Gesรน e i suoi discepoli passano per la cittร di Gerico. ร un luogo malfamato fin dai tempi di Mosรจ: per gli ebrei osservanti รจ โterra immondaโ.
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Il โfiglio di Timeo, Bartimeoโ, sta pertanto, nel senso spirituale, per tutto il popolo, che non ha visto Dio ed รจ mendicante, cioรจ, lontano da ogni speranza di salvezza. Ma Cristo รจ venuto per illuminare i ciechi, affinchรฉ potranno vedere Dio.
Cosรฌ il cieco Bartimeo diventa il modello della fede, come passaggio dall’ignoranza alla conoscenza di Dio, dalla miseria morale e spirituale alla ricchezza della misericordia e della salvezza di Dio.
Egli รจ consapevole di essere cieco e mendico, ma ha nel cuore il barlume della speranza di vedere la luce e, al sentire la notizia del passaggio di Gesรน, inizia a gridare ad alta voce: โFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร di meโ.
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Egli non si lascia scoraggiare dai concittadini, che vorrebbero farlo stare zitto, anzi, โgridava ancora piรน forte: Figlio di Davide, abbi pietร di meโ (Mc 10,47.48). Cosรฌ Bartimeo mostra alcune caratteristiche necessarie per la fede cristiana: l’umiltร di riconoscere la propria povertร , la speranza, come desiderio di Dio, la perseveranza nella preghiera.
L’episodio mostra poi le diverse tappe della fede cristiana. Innanzitutto appare, che la fede รจ il dono di Dio per eccellenza. Mentre Bartimeo รจ fermo, Gesรน passa vicino a lui. Gesรน รจ il principio e il termine della fede (cfr. Ap 21,6); Egli รจ il Dio che visita l’uomo cieco e povero.
Gesรน va dall’uomo che desidera la luce e la vita, ma รจ incapace di raggiungere ciรฒ che desidera. Bartimeo non conosce ancora Gesรน; ha soltanto sentito parlare di un grande profeta, che sa guarire tutti i mali del corpo e dello spirito.
Lo chiama con il titolo generico โfiglio di Davideโ (c’erano tanti figli, ossia, discendenti di Davide in Giudea e in Gerusalemme). Inizialmente non osa nemmeno di chiedere la guarigione, egli chiede solo โabbi pietร di meโ.
Ma questa fede ancora โimperfettaโ รจ sufficiente perchรฉ Gesรน lo chiami. Gli abitanti fanno da tramite della parola di Gesรน. Si tratta di un altro importante particolare della fede cristiana: essa passa attraverso le mediazioni umane della chiesa.
La comunione con Dio non puรฒ prescindere dalla comunitร dei credenti. Cosรฌ gli abitanti dicono a Bartimeo: โCoraggio, alzati, ti chiama!โ (10,49). Con la chiamata di Gesรน, la fede di Bartimeo si rafforza: โEgli, gettato via il suo mantello, balzรฒ in piedi e venne da Gesรนโ (10,50).
Il mantello era il segno esteriore del cieco e del mendicante. Nella lettura allegorica esso significa l’uomo vecchio, per cui san Paolo esorta gli Efesini: โdovete deporre l’uomo vecchio… che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente, e rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santitร veraโ (Ef 4,22ss.).
ร vero, l’uomo di suo รจ prigioniero della propria umanitร impoverita riguardo alle cose di Dio, e non riesce con le proprie forze a liberarsi da questa prigionia. Solo quando Gesรน lo chiama, Bartimeo getta via il mantello, si alza in piedi e si incammina verso Gesรน.
Quando arriva davanti a Lui, Gesรน lo chiede: โChe cosa vuoi che io faccia per te?โ (10,51a). La domanda contiene un altro elemento del cammino di fede: essa serve al cieco per manifestare chiaramente il bisogno di Dio e per aumentare il suo desiderio di essere esaudito.
Come Bartimeo, tutti i credenti devono riconoscere davanti a Gesรน la guarigione della propria ignoranza di Dio e del suo divino volere. Cristo chiede anche a noi, a ciascuno di noi oggi: โche cosa vuoi che io faccia per te?โ Egli รจ infinitamente ricco dei doni di Dio, e non รจ avaro, anzi, vuole donare i tesori di Dio a coloro che li desiderano.
Se invece gli uomini sono indifferenti davanti a Dio o disprezzano i suoi doni, offendono Dio e procurano un dolore grande al cuore Gesรน!
La richiesta di Bartimeo diventa d’esempio di preghiera fiduciosa dei credenti: โRabbunรฌ, che io veda di nuovo!โ (10,51b). Invero, l’episodio di Gesรน con Bartimeo mostra, che la preghiera cristiana รจ essenzialmente un colloquio โa Tu per Tuโ con Dio.
La preghiera รจ esercizio di fede e la fede cresce con la preghiera assidua e fervorosa. Bartimeo non si rivolge piรน con il generico titolo โfiglio di Davideโ, ma con l’espressione familiare, amichevole: โRabbunรฌโ, come la Maddalena, dopo aver riconosciuto Gesรน Risorto (cfr. Gv 20,16).
In veritร , i santi, a partire dalla Regina dei santi, la b. Vergine Maria, ci insegnano di nutrire grandi desideri e presentarli a Dio โ e Lui li farร diventare opere (cfr. Teresa d’Avila, Pensieri 2,17).
Di fatto, cosรฌ avviene per Bartimeo: โGesรน gli disse: Va, la tua fede ti ha salvato. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la stradaโ (10,52). La fede in Cristo ha aperto gli occhi del corpo di Bartimeo, per vedere fisicamente Colui che lo ha guarito; e gli ha aperto gli occhi della fede per riconoscere Cristo come salvatore โ e per seguirlo.
Geograficamente, la strada da Gerico a Gerusalemme รจ in salita. Per Gesรน essa terminerร sul Calvario. Spiritualmente โseguire Gesรน lungo la stradaโ vuol dire seguirlo sulla โvia angustaโ (cfr. Mt 7,14).
In mezzo alle tribolazioni del mondo essa conduce alla luce e alla vita. Dopo che Gesรน ha aperto a noi gli occhi della fede dobbiamo seguirlo sul faticoso cammino โin salitaโ.
Dobbiamo abbandonare le maniere mondane di vita, rappresentata dalla Gerico (=cittร anatema, secondo etimologia ebraica) e salire verso Gerusalemme (=cittร della pace con Dio e tra gli uomini, la cittร santa).
La Chiesa deve essere nel mondo questa cittร di Dio. I credenti hanno nel mondo la missione di riflettere la santitร di Cristo. Dunque, come conseguenza ultima, la fede diventa via per seguire Cristo.
ร la via che conduce alla visione beatifica di Dio. In un altro luogo Gesรน ha affermato:โIo sono la via, la veritร e la vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me…โ (Gv 14,6). Gesรน conduca tutti noi in questa via verso la nostra dimora celeste.
Fonte: “Testimoni della Luce” – questa rubrica a cura di P. Joseph Heimpel, ocd nasce con lโidea di pubblicare meditazioni sul Vangelo festivo, sulla vita cristiana e su questioni attuali, attinenti all’obiettivo principale. Canale Telegram @carmelitanicentroitalia