ยซA chi parli, Signore? Parli con me, Padre?ยป
A volte la tua Parola รจ dura, sembra non riguardare la mia vita. ร distante, fredda, grigia. Ma รจ la tua Parola distante oppure รจ il mio cuore ad averle chiuso la porta?
Provo a tirare il chiavistello, provo girare la chiave e socchiudere di qualche millimetro le ante della porta del cuore: cosa cโรจ dallโaltra parte?
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La paura che tu mi chieda indietro tutto lโamore che ricevo, come fosse un debito da ripagare con tanto di interessi, con dolore e sofferenza. Una paura che mi tiene a porte chiuse di fronte alla tua Parola, di fronte al tuo dono piรน bello, quello che doni senza fine: lโAmore.
Ma รจ davvero cosรฌ? LโAmore che ci doni di vivere e sperimentare va ripagato con interessi in negativo, con dolore e sofferenza? ร questo il tuo ยซmolto sarร richiestoยป che cosรฌ tanto spaventa?
Apro un poโ di piรน la porta e mi accorgo che la tua voce mi raggiunge con altre parole. Il tuo sorriso splende di gratuitร : come potresti chiedere il buio in cambio della luce, dolore in cambio di amore?
Ascolto la tua voce e tutto diventa leggero e liberante. Finalmente capisco: Amore chiama amore. Solo questo mi chiedi. Come potrei averne paura?
Martina Pampagnin
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato