Il Santo Padre papa Francesco ha risposto positivamente alla richiesta di mons. Gianrico Ruzza, vescovo promotore dellโ€™Apostolato del Mare in Italia, e della Segreteria Generale della CEI, di accordare unโ€™Udienza privata speciale ai pescatori italiani in occasione della Giornata Mondiale della Pesca 2024. Si terrร  in Vaticano presso lโ€™Aula Paolo VI sabato 23 novembre alle ore 10.00. Con gioia lโ€™Apostolato del Mare italiano accoglie la notizia e invita le comunitร  dei pescatori delle diverse marinerie, le associazioni di categoria e i sindacati che si occupano di pesca a partecipare a questo importante appuntamento. Siamo contenti di stringerci attorno a papa Francesco per ascoltare il suo messaggio di incoraggiamento.
I pescatori che desiderano partecipare possono contattare lโ€™Ufficio nazionale dellโ€™Apostolato del Mare al seguente indirizzo email: apostolatomare@chiesacattolica.it; tel. 06/ 66398453.

Il 21 novembre di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Pesca. Per ricordare la situazione di precarietร  e le sfide che questo ambito del settore primario dellโ€™economia deve affrontare ogni giorno, per continuare ad essere sostenibile e garantire un futuro attraverso un ricambio generazionale, lโ€™Arcidiocesi di Bari โ€“ Bitonto, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, lโ€™Ufficio Nazionale dellโ€™Apostolato del Mare della Conferenza Episcopale Italiana, la Stella Maris di Bari e la Missione Permanente della Santa Sede presso la FAO, IFAD e PAM organizzano un  incontro/dialogo sul tema: โ€œGiovani e settore della pesca: guardando insieme il futuro con speranzaโ€.

 Il lavoro del pescatore รจ senzโ€™altro uno dei piรน antichi al mondo e il mare รจ sempre stato una risorsa preziosa di cibo per tutta lโ€™umanitร . La pesca, in tutte le sue forme, da quella artigianale a quella commerciale e industriale, gioca un ruolo estremamente importante nelle diverse economie nazionali, offrendo impiego a moltitudini di persone.

Lo sviluppo tecnologico attraverso gli anni ha portato al varo di pescherecci sempre piรน grandi che permettono di affrontare il mare aperto con maggior sicurezza, accessoriati di radar e sonar per la ricerca del pesce e con mezzi meccanici che riducono in parte lo sforzo fisico. Nonostante l’automazione e la modernizzazione, la pesca continua ad offrire lavoro a migliaia di persone, sia direttamente che indirettamente.

Oggi, l’industria della pesca affronta sfide significative, ma anche opportunitร  per innovare e crescere in modo sostenibile. Tuttavia, da quanto emerge da una recente indagine (maggio 2024) di Confcooperative Fedagripesca in Italia, nell’ultimo decennio il settore ha visto fuoriuscire il 16% dei pescatori imbarcati (che oggi sono 22 mila), di cui 19 mila a tempo pieno, a fronte dei 30 mila di dieci anni fa. Coloro che operano a terra sono 100 mila, per un totale di 125 mila, escluso l’indotto. Questo ci dice che il settore ittico, come altri ambiti professionali, ha come grande sfida il ricambio generazionale. Lo si evince dal fatto che, nellโ€™ora presente, i giovani siano poco attratti da questa professione che รจ percepita come faticosa, logorante e scarsamente remunerativa. Una scelta di vita inoltre che, non di rado, ti allontana dalla famiglia per lunghi periodi. รˆ per questo motivo che spesso sono i giovani immigrati, manodopera talvolta a basso costo, ad assicurare la funzionalitร  delle flotte di pescherecci.

Guardando allโ€™avvenire, appare essenziale individuare percorsi per contribuire alla rivitalizzazione del settore in parola, cosรฌ da garantire un futuro sostenibile, offrendo nello stesso tempo nuove opportunitร  alle giovani generazioni.

Al termine del Seminario di studio, la giornata si concluderร  con una Liturgica della Parola, presieduta da Padre Arcivescovo della diocesi di Bari-Bitonto, e la benedizione degli attrezzi della pesca con quanti hanno partecipato allโ€™evento, insieme ai pescatori e le loro famiglie, chiedendo al Signore una benedizione speciale per quanti vivono del mare e per il mare. Ci sarร , infine, la deposizione di una corona di fiori per i caduti del mare.

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