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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 15 Ottobre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 11,37-41

Giuro che non capisco: il fariseo ha invitato Gesรน a pranzo. Un gesto coraggioso vista la pessima fama del Nazareno; quindi sembra desiderare un confronto, un incontro: invitare a casa propria รจ gesto intimo, delicato.

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Invece no: appena entra lo giudica in cuor suo. รˆ spiazzato il fariseo che ha fatto lโ€™eroico e per nulla scontato gesto di invitare Gesรน fra i suoi commensali perchรฉ il Nazareno non bada al protocollo religioso e scorda le abluzioni prima del pasto suscitando qualche mormorio di troppo fra i presenti.

Quello del fariseo, quindi, non era un invito, ma una trappola, un piccolo tribunale interiore in cui lโ€™imputato non ha scampo. รˆ ben disposto sรฌ, ma si scandalizza in cuor suo quando vede in quello che considera un profeta un atteggiamento cosรฌ smaccatamente contro le regole.

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Nonostante questo Gesรน vede il positivo in questโ€™uomo piccino, e lo invita ad andare oltre il giudizio, a strappare le classifiche e i patentini di santitร , a capire il senso profondo della Legge divina senza diventare avvocato di Dio.

Gesรน non si lascia sfuggire lโ€™occasione per una caustica riflessione sullโ€™uso delle (buone) tradizioni che dovrebbero essere (allora come oggi) una manifestazione dellโ€™interioritร  e non una loro sostituzione!

Insiste il Signore, dicendo che la preghiera, la liturgia, i riti devono essere unโ€™esplicitazione di un atteggiamento profondo. Quanto รจ vero!

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Quanto scandalizza vedere cristiani molto devoti comportarsi in maniera orribile nelle cose del mondo! Quanto male fa al vangelo sapere di credenti sempre pronti a farsi ammirare che, in realtร , fingono in cuor loro!

Meglio un atteggiamento esteriore semplice ed una feconda spiritualitร  che una ridondanza esteriore priva di veritร ! Diamo in elemosina ciรฒ che abbiamo dentro, ciรฒ che portiamo nel cuore, semplici e liberi come lui, il Maestro.

Mettiamoci in gioco con onestร , oggi, davanti a Dio e davanti ai fratelli, senza dover dimostrare nulla ma manifestando la nostra onesta ricerca di fede.

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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