HomeVangelo del Giornop. Enzo Fortunato - Commento al Vangelo del 13 Ottobre 2024

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 13 Ottobre 2024

Domenica 13 Ottobre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 10, 17-30

- Pubblicitร  -

Il commento al Vangelo del giorno a cura di padre Enzo Fortunato.

Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.

Buonasera, buonasera, brava gente. Eccoci qui, stiamo sull’Appia Antica, eh. E qui, in uno spazio verde, c’รจ stato il matrimonio di due carissimi amici. Quindi, stamattina la cerimonia e qui c’รจ stato un po’ il pranzo. Guardate questi pini straordinari, ma soprattutto qui accanto, lambita dall’Appia Antica, da questa strada che รจ bagnata, davvero bagnata dal sangue dei cristiani. รˆ una strada di memoria, ricca di persone che hanno detto: “Per Gesรน, noi doniamo la vita.” Stasera รจ proprio Gesรน che ci chiama.

Vedete, qui c’รจ Angelo Vito, c’รจ il professore Olaf, c’รจ Giovanna, insomma, c’รจ Claudio Cutuli. Sono tanti, tanti amici. Allora, insieme vogliamo ascoltare. Vogliamo ascoltare una pagina di Vangelo. Ci siamo un po’ spostati. Come รจ ovvio, ci sono tanti giovani che stanno festeggiando e si sono anche fermati per questo momento.

Ascoltiamo. Allora, ascoltiamo questa parola che ci invita ancora una volta a dire: “Cosa mi manca per seguire il Signore Gesรน?” Una grande domanda che puรฒ scavare dentro di noi e puรฒ aiutarci ad essere sempre piรน delle persone che il Vangelo lo prendono di petto.

Eh, ma ascoltiamo dal Vangelo secondo Marco:

“In quel tempo, mentre Gesรน andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandรฒ: ‘Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?’ Gesรน gli disse: ‘Perchรฉ mi chiami buono? Nessuno รจ buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare. Onora tuo padre e tua madre.’ Egli allora gli disse: ‘Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza.’ Allora Gesรน fissรฒ lo sguardo su di lui, lo amรฒ e gli disse: ‘Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo. Poi vieni e seguimi.’ Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andรฒ rattristato, possedeva infatti molti beni. Gesรน, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: ‘Quanto รจ difficile per quelli che possiedono ricchezze entrare nel Regno di Dio!’ I discepoli erano sconcertati dalle sue parole, ma Gesรน riprese e disse loro: ‘Figli, quanto รจ difficile entrare nel Regno di Dio! รˆ piรน facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno di Dio.’ Essi, ancora piรน stupiti, dicevano tra loro: ‘E chi puรฒ essere salvato?’ Ma Gesรน, guardandoli in faccia, disse: ‘Impossibile agli uomini, ma non a Dio. Perchรฉ tutto รจ possibile a Dio.’ Pietro allora prese a dirgli: ‘Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito.’ Gesรน gli rispose: ‘In veritร  io vi dico: non c’รจ nessuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva giร  ora, in questo tempo, cento volte tanto in case, fratelli, sorelle, madri, figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrร .'”

Eccoci qui, brava gente. Allora, abbiamo ascoltato la pagina cosรฌ nota come quella del giovane ricco, e io vorrei condividere con voi alcuni spunti molto semplici, che ci preparano a questa nuova domenica.

Il Vangelo si apre con una corsa, ed รจ interessante. Noi siamo all’inizio del cammino di Gesรน, iniziano a seguirlo. E tra i tanti che subito lo hanno lasciato, perรฒ, non c’รจ il termine “correre”, eh. Invece, per questo giovane ricco, sรฌ. รˆ una cosa che troviamo all’inizio e alla fine del Vangelo. Vi ricordate? C’รจ un’altra corsa che altri due discepoli fanno: Giovanni e Pietro, no? E l’evangelista Giovanni dice che Giovanni, il discepolo che Gesรน amava, corse piรน di Pietro, eh. Quindi รจ un termine che ci interessa, perchรฉ questo correre apre e chiude il Vangelo, eh.

Io credo che noi corriamo per tante cose: corriamo per tanti impegni, chi corre a destra, chi corre a sinistra, chi guarda l’orologio continuamente perchรฉ ha impegni. C’รจ un correre, eh, per tante cose. C’รจ un correre, a volte, per gli affanni, c’รจ un correre per soccorrere una persona. Insomma, รจ un verbo che ci riguarda molto da vicino, eh. Chi va a correre per allenarsi, chi va a correre perchรฉ ha un appuntamento fondamentale, importante. “Non devo arrivare in ritardo, devo arrivare prima. Non posso fare brutta figura.” Ebbene, mannaggia, sono arrivato in ritardo e pure ho corso! Insomma, questo verbo anima la pagina del Vangelo.

Io credo che ci dobbiamo chiedere: “Per chi corriamo?” Eh, per chi corriamo? Questa รจ una domanda molto importante e qui ognuno di noi dร  la sua risposta, eh. Oggi vogliamo dirci: “Corriamo per Gesรน!” Corriamo a volte per andare a Messa, per arrivare puntuali. Corriamo, no?, per vivere l’esplosione di colori del Vangelo. Ecco, qui ognuno di noi รจ chiamato a darsi una risposta, e non ci sono risposte preconfezionate.

Questo era un po’ il primo aspetto. Quindi io, per chi corro, eh?

Poi vorrei soffermarmi su un altro termine, anche questo molto interessante. La prima parola che dice appena ha fatto questa corsa, quindi ansimando, no?, รจ “Maestro buono”. E Gesรน gli risponde quasi placando questa corsa: “Vedi che nessuno รจ buono, se non il Padre”. E penso che anche noi, a volte, corriamo per apparire belli, per fare delle cose e sembrare buoni, no? E Gesรน รจ come se ci dicesse: “Sta’ sereno, sta’ tranquillo. Ognuno di noi ha le sue imperfezioni, eh.” Solo Gesรน รจ buono, solo il cuore del Padre conserva questa bontร  infinita, senza venature, senza macchie, no? La nostra bontร  la vogliamo accettare, anche se a volte รจ un po’ sporca di egoismo, se a volte รจ un po’ sporca perchรฉ c’รจ qualche piccolo interesse. รˆ normale questo nella vita, eh. Non ci dobbiamo spaventare, dobbiamo solamente un po’ accogliere questa consapevolezza che Gesรน ci dona, eh. Perchรฉ, vedete, รจ una grande consapevolezza. Noi facciamo fatica ad accettare, a volte, i nostri limiti, le nostre imperfezioni.

E allora, solo Dio รจ buono, eh. E allora, questi due aspetti, io credo, possono aiutarci a vivere. Ce ne sono tanti altri, eh, perchรฉ il Vangelo รจ molto ricco, ma io mi soffermo su questi due.

Bene, allora avanti, forti, forti, forti, eh. Ci ricordiamo due cose: domenica lo sapete, รจ ripreso l’appuntamento su Radio Rai 1, quindi domani, alle 10:30, c’รจ “In viaggio con Francesco”, Radio Rai 1. E poi vi ricordo l’indirizzo: potete scrivere a “Redazione, Piazza San Pietro, Basilica di San Pietro, Cittร  del Vaticano, Roma”. E arrivano a noi, arrivano le lettere, iniziano ad arrivare le lettere per pubblicarle poi sulla nuova rivista di Papa Francesco, sulla nuova rivista della Basilica di San Pietro. Potete mettere anche il mio nome, Padre Enzo Fortunato, oppure anche semplicemente “Redazione”, come preferite. Continuate ad inviare i vostri indirizzi, per chi desidera questa nuova rivista. Siamo davvero una marea, e quindi questa รจ una cosa bella, รจ segno che c’รจ tanto interesse. Andiamo avanti, va bene?

Spero di non dimenticare niente. Ci sono i saluti. Salvatore mi ricorda, perรฒ io non vedo Salvatore. Se tu riesci, puoi leggere anche tu stasera? Vai, va bene.

Allora, Maddalena vorrebbe gli auguri per i suoi 50 anni di matrimonio. Maddalena, ogni bene! C’รจ il nome del marito? No? No, no, no. Vedi anche sotto cosa diceโ€ฆ saranno 50 anni di matrimonio? No, รจ l’invito a fare gli auguri.