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don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 13 Ottobre 2024

Domenica 13 Ottobre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 10, 17-30

Soddisfatti o rimborsati

Tecnicamente โ€œnessuno meglio di luiโ€. Il classico alunno che ogni maestro sognerebbe di trovarsi in classe, il genero perfetto per ogni madre che sogni sua figlia accasata, lโ€™uomo che in vita sua non ha mai fallito un obiettivo tra quelli prefissati: sempre a puntino, in orario, sul pezzo.

Quandโ€™era piccolo, agli incontri di catechismo in parrocchia, era il primo che arrivava, lโ€™ultimo che se ne andava, il piรน preciso nellโ€™imparare a memoria tutti i comandamenti. Perchรฉ questo era il grande obiettivo di inizio anno catechistico che si era data la sua catechista, la signora Ermenegilda: โ€œPer fare la Prima Comunione, bambini, รจ necessario che voi impariate a memoria i Dieci comandamenti!โ€

Lui? Figurarsi: ยซMaestro, tutte cose le ho osservate fin dalla mia giovinezzaยป risponderร , un giorno, quando la sua Divinitร  gli apparirร  davanti. Un tipo buono dโ€™animo, di quelli che si fidano di chi si trovano davanti, di quelli che se cโ€™รจ da sgobbare in parrocchia non si tirerร  mai indietro.

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Dunque un tipo felice, anzi: felicissimo? Eh, invece questo proprio no: questo, tra lโ€™altro, รจ ciรฒ che lo farร  sbroccare appena diventa grande. Tanto che, se potesse, tornerebbe dalla Ermenegilda, o direttamente dal curato, per chiedere se anche in parrocchia funzioni la clausola โ€œSoddisfatti o rimborsatiโ€.

Perchรฉ lui, strada facendo, si รจ accorto dโ€™essere stato mezzo truffato: โ€œMi avete detto che se io conoscevo e rispettavo i comandamenti sarei stato felice. Io mi sono fidato: li ho imparati tutti a memoria, li ho osservati tutti, li ho anche fatti rispettare per quel che ho potuto ma, adesso, io sono triste. Ridatemi indietro il mio tempo!โ€

Porca miseria, come dargli torto: e di tutta questa fatica fatta che sarร ?

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Eโ€™ sincero come non mai il ragazzetto dai capelli ricci, ben pettinati: ยซChe cosa devo fare per avere in ereditร  la vita eternaยป chiede a suo Gesรน, sciogliendosi in ginocchio di fronte a Lui. Gli preme la questione della felicitร , lโ€™appagamento del cuore, non vuole fare cilecca nella vita.

Quello che gli hanno chiesto di fare, lโ€™ha fatto tutto: gli avessero detto che i comandamenti erano cento, ne avrebbe osservati cento. Invece si sente truffato: โ€œTanta fatica per niente, cavoli?โ€

Non propriamente se, leggendo bene, si porta a casa uno sguardo da batticuore: ยซAllora Gesรน fissรฒ lo sguardo su di lui e lo amรฒยป. Lo sguardo delle grandi occasioni, lโ€™arma letale che farร  crollare criminali e delinquenti, che manderร  fuori giri il cuore di sgualdrine e della Madonna. Lo baciรฒ con lo sguardo: ยซSi limitรฒ a guardarmi. Quello sguardo mi disse tutto quello che cโ€™era da direยป (C. Bukowski).

In materia di seduzione, il Cristo ha questo vizio: di avere lโ€™universo intero a disposizione e nascondersi in uno sguardo. Uno sguardo chโ€™รจ risposta alla domanda dโ€™infinito del giovanotto: ยซUna sola cosa ti manca: vร , vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni e seguimiยป.

Nessun invito a rientrare a casa, indire una bella asta con tutti i suoi beni e riportare i proventi alla Caritas parrocchiale. Gli propose molto di piรน: โ€œTorna a casa, guarda tutti i tuoi beni negli occhi e ricorda loro: Da oggi non comandate piรน il mio cuore, sarรฒ io a comandarvi. Non siete il mio Dioโ€.

Tradotto, perchรฉ Dio non รจ lโ€™Ermenegilda. โ€œFantastico, ragazzo! Solo una domanda: per chi hai fatto tutto questo? Per sentirti dire bravo dalla zia? Ti manco io, non ti sei accorto?โ€

Caduto lโ€™asino con tutta lโ€™asineria vissuta.

Eโ€™ il classico miracolo che Cristo avrebbe voluto fare e non Gli รจ riuscito. Non cโ€™รจ nessuna salvezza senza la libertร  di rifiutarla: ยซA queste parole se ne andรฒ rattristato: possedeva infatti molti beniยป. Se ne tornรฒ a casa a braccetto con la tristezza, questโ€™appetito che nessun dolore riuscirร  mai a saziare.

Dโ€™allora, sarร  possibile andare a messa tutte le domeniche, iscriversi a tutti i pellegrinaggi del parroco, recitare a memoria tutte le preghiere del catechismo e non sentirsi mai felici. Come sarร  possibile dare a qualcuno il mondo intero in fatto di ricchezze e di opportunitร  e vederlo sempre triste: se non ci hai dato il cuore, con il cuore, ci avrai dato il nulla.

Per Cristo, insomma, la felicitร  e lโ€™amore non sono dei ricatti.

Per gentile concessione di don Marco Pozza – Fonte

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