HomeVangelo del Giornop. Enzo Fortunato - Commento al Vangelo del 11 Ottobre 2024

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 11 Ottobre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 11,15-26

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Il commento al Vangelo del giorno a cura di padre Enzo Fortunato.

Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.

Buonasera, buonasera brava gente. Per chi si affaccia in questo nuovo giorno, buona giornata brava gente.

Eccoci qua, ho visto che la prima รจ da Londra, Elisabeth che si รจ collegata. Buonasera, buonasera Antonietta, Dina, Lucia, Giovanni, Marco. Eccoci qua, Adriano, Rosaria. Buonasera!

Ci troviamo al centro della piazza, ecco vedete l’obelisco. Sapete che nell’obelisco ci sono iscrizioni che sono ai piedi, alla base di questo obelisco? Bene, allora andiamo al motivo del nostro stare insieme e salutiamo San Pietro. Eh, gli diciamo:
“Pietro, aiutaci ad essere come te. Aiutaci ad essere coraggiosi. Aiutaci a rialzarci se sbagliamo. Aiutaci a vivere quegli slanci di entusiasmo che tu hai vissuto. Aiutaci a capire anche e a vivere l’amarezza del peccato, dell’errore, come l’hai vissuta tu.”
E pianse, piangesti amaramente un pianto che poi รจ stato foriero e concime, mamma, per una testimonianza straordinaria, tanto da arrivare e raggiungere Roma, il centro dell’impero, e dire: “Sรฌ, testimone di Gesรน, testimone del Risorto.”

Ed รจ con questo spirito, brava gente, che vogliamo ascoltare questa pagina di Vangelo, eh, nella memoria di San Giovanni XXIII, il Papa buono, che lo ricorderemo tutti l’11 ottobre, quando si affacciรฒ da quella finestra. Vedete quel palazzo che sta in alto di fronte a noi? E nell’augurare e nell’aprire la pagina storica del Concilio Vaticano II disse:
“Portate, portate una carezza ai bambini, ai vostri cari, e portate una carezza.”

Mi soffermerei su questa espressione: il cristiano รจ portatore di carezze, brava gente.
Dal Vangelo di Luca:
“In quel tempo, dopo che Gesรน ebbe scacciato un demonio, alcuni dissero: ‘รˆ per mezzo di Beelzebรนl, capo dei demoni, che egli scaccia i demoni.’ Altri, poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: ‘Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sullโ€™altra. Ora, se anche Satana รจ diviso in se stesso, come potrร  stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebรนl. Ma se io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebรนl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demoni con il dito di Dio, allora รจ giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciรฒ che possiede รจ al sicuro. Ma se arriva uno piรน forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non รจ con me, รจ contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e non trovandone, dice: “Ritornerรฒ alla mia casa da cui sono uscito.” Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, rientrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima.'”

Eccoci qua, brava gente. Eccoci qui, mentre passeggiamo in questa piazza, eh, con voi volevo condividere tre aspetti di questa affermazione.
Ehm, solo un attimo, gente, trovo la frase che sta alla base dell’obelisco, in latino e italiano. Eccoci qua, mi sto facendo aiutare da un fratello maggiore, da Marco.

Eh, vorrei condividere con voi tre espressioni di questo Vangelo che ci possono aiutare. Ci possono aiutare ad essere attenti al demonio, a stare in guardia. Le tre espressioni che condivido sono il centro di questo discorso che Gesรน fa:
“Un uomo forte, bene armato, fa la guardia.”

Un uomo forte: ecco, il Signore ci chiede di essere forti, brava gente, di non abbatterci, di non essere ripiegati su noi stessi, eh, di essere forti. E in questo vorrei cogliere un po’ quell’espressione che a volte i nostri genitori ci hanno detto o le persone care: “Mi raccomando, sii forte!” Eh, mi raccomando, sii forte!

E forza significa stare in piedi, forza significa guardare avanti, forza significa nutrire la nostra vita spiritualmente con le vitamine del Vangelo. Eh, quando uno sta poco bene ed รจ debilitato, i medici cosa gli dicono? “Prendi delle vitamine!” Prendi insomma quelle medicine che ti rafforzano, rafforzano la tua vita.

E allora, brava gente, รจ importante questo: la vitamina del Vangelo, la vitamina del Vangelo. Ecco, ci viene incontro questa affermazione posta anche al centro di questa piazza, ai piedi dell’obelisco, che dice (questa รจ in latino):
“Ecce Crux Domini, fuggite partes adversae, vicit Leo de tribu Iuda.”

Eccoci qua: “Ecco la croce del Signore, fuggite o schiere nemiche, il leone della tribรน di Giuda ha vinto.” Bellissima!
Si richiama un passo dell’Antico Testamento, brava gente, credo che siaโ€ฆ frase, ma voglio controllare bene la fonte per dirvela poi con precisione, perchรฉ la seconda riprende l’Antico Testamento. La prima รจ frutto delle catechesi evangeliche.

E allora: “Ecce Crux Domini.” Guardiamola sempre, la croce. Non la portiamo solo comeโ€ฆ portiamola come quel segno che ci aiuta ad allontanare il male, il demonio, dalla nostra vita. Poi: “Un uomo forte, bene armato.” Bene armato, eh. Bene armato. Che cosa significa “bene armato”? Significa che noi mettiamo in atto e viviamo tutte quelle armi che ci aiutano a debellare il demonio. E la prima รจ la preghiera, la lettura del Vangelo, come cerchiamo di fare ogni sera, la meditazione sul Vangelo, come cerchiamo di fare ogni sera.
E ancora, quella capacitร  di fiducia, eh, che รจ un’arma importante nel Signore. Poi l’ancora, no? L’ancora che indica speranza, che indica fiducia, eh, nel porto di Dio.

E infine “fa la guardia”. I Padri della Chiesa, i grandi maestri di vita spirituale, ci donano una parola: “stare attenti”, “discernere”, capacitร  di leggere attentamente quello che ci accade, eh, di dividere il bene dal male, di capire attentamente quello che puรฒ essere bene e invece un male. Discernimento รจ proprio in questo orizzonte che si cala.

E concludo con le parole di San Francesco, che dice cosรฌโ€ฆ ecco qua, riportami laโ€ฆ ecco qua, grazie. La Santa Sapienza confonde Satana e tutte le sue malvagitร . La Santa Caritร  confonde tutte le tentazioni diaboliche e carnali e tutti i timori della carne.
รˆ un passo preso dalle fonti francescane, e quindi รจ come se San Francesco ci donasse due armi: la Sapienza e la Caritร . La virtรน della Sapienza, la virtรน della Caritร , brava gente. La virtรน della Sapienza, la virtรน della Caritร .

E ognuno di noi puรฒ chiedersi: “Che cos’รจ la Sapienza? Che cos’รจ la Caritร  per me?” Eh, Sapienza e Caritร . Scriviamolo tutti, brava gente: Sapienza e Caritร , le armi che San Francesco consegna a ciascuno di noi. Essere sapienti, essere caritatevoli, forti.
Allora andiamo avanti, andiamo avanti, e forti, forti, forti! Eh, vado ai saluti.
Domani sarรฒ a Napoli, per questa manifestazione di giovani e bambini, pensate, contro le mafie. Eh, ci saranno 5000 tra bambini e studenti. Sarร  un momento molto bello, alle 11, al Palasport di Napoli.

Poi vado ai saluti. Giovanni vorrebbe gli auguri per l’onomastico della moglie Daniela. Ogni bene, ogni bene, perchรฉ anche San Daniele, San Daniela, eh! Faccio gli auguri anche alla moglie di Rino, Daniela. Eh, eh, ci sta, ci sta, eh!”