HomeVangelo del Giornop. Enzo Fortunato - Commento al Vangelo del 8 Ottobre 2024

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 8 Ottobre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 10,38-42

- Pubblicitร  -

Il commento al Vangelo del giorno a cura di padre Enzo Fortunato.

Trascrizione prelevata da Youtube e corretta tramite IA.

Buonasera, buonasera brava gente. Siamo su Porta sull’Arco delle Campane, praticamente, la parte sinistra, giusto Mirco? La parte sinistra della Basilica di San Pietro.

Stasera abbiamo anticipato perchรฉ dobbiamo preparare la conferenza stampa per domani mattina. Qui verranno oltre 130 giornalisti per mostrare il Baldacchino e la Cattedra di San Pietro.

E allora, eccoci qua! Vedete, stasera c’รจ un’immagine molto suggestiva con questo cancello semichiuso. Vedete? Noi lo varchiamo e ci troviamo nell’atrio della Basilica di San Pietro. In fondo, se vi ricordate, c’รจ la Porta Santa. Oggi รจ venuto a trovarmi Mirco, questa famiglia che viene dalla Sicilia.

Eccoci qui, eccoci qui. E adesso, da questo luogo, che richiama l’amore dell’uomo per Dio โ€” perchรฉ quando uno pensa a questa magnificenza puรฒ solo pensare a tanti uomini che hanno lavorato e costruito questo tempio per onorare il Signore attraverso il loro talento โ€” ecco, รจ una visuale inedita, brava gente. E allora ascoltiamo da questo luogo, che ci invita a guardare alla professione e alla testimonianza di San Pietro e Paolo. L’obelisco che vedete di fronte a noi ci dice: qui, in questo luogo, hanno professato la loro fede i martiri, i santi Pietro e Paolo. In modo particolare, qui l’apostolo Pietro.

Ma ascoltiamo, ascoltiamo la Parola dal Vangelo secondo Luca.

โ€œIn quel tempo, mentre erano in cammino, Gesรน entrรฒ in un villaggio, e una donna di nome Marta lo ospitรฒ. Ella aveva una sorella di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta, invece, era distolta per molti servizi. Allora si fece avanti e disse: โ€˜Signore, non ti importa nulla che mia sorella mi abbia lasciato sola a servire? Dille dunque che mi aiuti.โ€™ Ma il Signore le rispose: โ€˜Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’รจ bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarร  tolta.โ€™โ€

Brava gente, e mentre camminiamo vogliamo pensare a questo incipit del Vangelo, a questo inizio del Vangelo, che ci dice: โ€œGesรน era in cammino.โ€ Gesรน era in cammino verso Gerusalemme. Il primo aspetto che condivido con voi รจ che la vita รจ fatta di cammino, la vita รจ fatta di incontri, la vita รจ fatta di momenti in cui sei chiamato a fermarti per un attimo, come Gesรน si ferma a casa di alcuni amici, Marta, Maria e Lazzaro.

E allora, questo รจ il primo aspetto: noi vogliamo sentirci in cammino, brava gente, vogliamo sentirci in cammino. L’uomo che si sente in cammino, l’uomo che vive la vita come cammino, non si sente arrivato, non si sente perfetto, non si sente migliore degli altri, ma si sente un viandante che sta alla porta e bussa. Bussa alla porta di Dio e anche alle porte di tanti cuori degli uomini, come Gesรน bussa per chiedere ospitalitร  e amicizia a Marta e Maria.

La seconda considerazione: nella vita capitano anche momenti di invidia, momenti di gelosia. Marta, in fondo, fa una piccola scenata di gelosia. Dice a Gesรน: โ€œMa come, non ti importa che Maria non mi aiuta per accoglierti?โ€ E Gesรน stempera questo riportando tutto al centro, alla dimensione piรน importante: lโ€™ascolto. Gesรน ci invita ad ascoltare, brava gente. Quando uno ascolta i propri sentimenti, ascolta quello che avviene nella vita, ascolta lโ€™altro che bussa alla tua casa, cambia la prospettiva, diventa un cammino di condivisione.

L’altra considerazione รจ far sรฌ che questa grande virtรน, l’ascolto โ€” che a livello biblico significa anche fare โ€” diventi azione. รˆ bello perchรฉ ciรฒ che ascolti lo vivi, lo metti in atto.

Vorrei commentare poi questo passaggio senza fare moralismi. No, cโ€™รจ chi fa e chi ascolta. Molte volte alcuni commentano con moralismo questo episodio di Marta e Maria. Ma Gesรน si lascia accudire da Marta, si lascia servire da Marta. Non รจ che sbatte la porta e se ne va. San Francesco, come ha commentato questa pagina, sapete?

Adesso vi rivelo un episodio della vita di San Francesco molto bello, che dice: โ€œQuando i frati vanno a pregare in un eremo, due fanno da Marta e due fanno da Maria.โ€ รˆ bellissimo! E poi si scambiano il turno: chi ha fatto Marta fa Maria, chi ha fatto Maria fa Marta. Cioรจ, invita a far sรฌ che ci sia un momento per ascoltare e un momento per vivere la dimensione del rapporto con la parola, con il silenzio. E questo termine รจ cosรฌ importante per la vita cristiana. Facendo silenzio si ascolta. E poi, quelli che hanno fatto Maria faranno anche Marta nel turno successivo. Accudiranno i frati che si ritirano in preghiera.

รˆ praticamente la regola per gli eremi, ed รจ molto bella. San Francesco ha cercato sempre di mettere insieme le cose. Questo รจ anche il nostro impegno: mettere insieme le cose, mai dividere.

Mi fermo qui. Lo scriviamo tutti: mai dividere, mettere insieme le cose. Va bene? Bene, brava gente.

Allora, andiamo ai saluti. Vi ricordo l’email: enzo@buongiornobravagente.it.

Andiamo avanti, forti, forti, forti. E vi dico: inviate il vostro indirizzo se volete ricevere la nuova rivista, il Magazine di Papa Francesco e di questa Basilica, che ci accompagnerร  per il Giubileo e per il Giubileo successivo della Basilica. Ci accompagnerร  in compagnia del successore di Pietro.

E allora, a Viviano e Maria Grazia, vorrebbero gli auguri per i 49 anni di matrimonio. Ogni bene e ogni benedizione. E anche a voi chiedo: qual รจ il segreto del vostro matrimonio? Perchรฉ ci aiuta a dire ai giovani, alle giovani coppie, e anche a Mirco che… da quanti anni sei sposato, Mirco?

“Io ho fatto sei anni quest’anno, sei anni di matrimonio.”

Che aiuta, insomma, ad andare avanti.

Poi Teresa vorrebbe gli auguri per i cinque anni del nipotino Alessio. Ogni bene, ogni bene. Avanti, avanti.

Questo lo abbiamo fatto ieri sera e lo ripetiamo: Anna e Sebastiano vorrebbero gli auguri per i 46 anni di matrimonio. Anche qui, ogni bene e ogni benedizione. E anche a voi chiedo: questo piccolo grande segreto va portato avanti.

Paola vorrebbe gli auguri per i 45 anni di matrimonio dei genitori, Salvatore e Anna Maria. Auguri e ogni bene, ogni benedizione. A Paola dico: prendi le confessioni dei tuoi genitori, no? Dice: โ€œMa qual รจ stato il vostro segreto?โ€ E poi me lo mandi, Paola. Ogni bene.

Filomena vorrebbe gli auguri per il figlio Michele. Michele, ogni bene, buon compleanno. E avanti, avanti.

Cinzia vorrebbe gli auguri per la piccola Violante, figlia di una sua carissima amica. Ogni bene anche a te. Coraggio, avanti, avanti la piccola Violante. Cresci santa.

Antonella: โ€œDomani sera mi fate gli auguri a mio padre, รจ il suo compleanno. 79 anni. Si chiama Mario.โ€

Mario, vedi tua figlia come ti vuole bene! E avanti. E su tutti voi, brava gente, scenda piena ed abbondante la benedizione del Signore, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Buon cammino, buona serata. Per chi si affaccia domani, buona giornata. Forti, forti, forti.

Eccoci qua, Mirco, vuoi dire qualcosa?

“Niente, io ringrazio sempre padre Enzo. Pregate per padre Enzo, perchรฉ davvero tra i tanti impegni trova sempre tempo per questa diretta, che penso sia pane quotidiano per tutti quelli che si affacciano, sia la sera che la mattina. Penso che una preghiera per lui รจ piรน che meritata.”

Pure per te, per la tua giovane famigliola. Avanti!