La storia di Marta e Maria popola il nostro immaginario cristiano, tirando fuori la possibile contrapposizione che si crea tra azione e contemplazione. Penso perรฒ che la faccenda sia piรน profonda.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 8 Ottobre 2024” su Spreaker.Innanzitutto perchรฉ probabilmente Luca, raccontando la storia di queste due sorelle, vuole mettere in evidenza due atteggiamenti di Israele. Il primo รจ quello di Marta, che รจ โpresa dal suo fareโ, cosรฌ come ogni buon Israelita รจ intento a seguire i suoi 613 precetti che lo preparerebbero allโincontro con il Signore.
Maria, invece, si accorge che in casa รจ entrato giร il Messia e lascia perdere le cose da fare per fare spazio completamente a Lui. Ella rappresenta Israele, capace di lasciarsi mettere in crisi dallโiniziativa di Dio che entra nella vita in maniera inaspettata e chiede di essere accolto ed ascoltato.
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Non รจ Gesรน a contrapporre queste sorelle, ma รจ Marta che si contrappone a Maria pensando che il dovere delle cose da fare debba avere precedenza anche sulla Sua stessa Presenza:
ยซSignore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiutiยป. Ma Gesรน le rispose: ยซMarta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola รจ la cosa di cui c’รจ bisogno. Maria si รจ scelta la parte migliore, che non le sarร toltaยป.
Gesรน non vuole cancellare il fare di Maria, ma vuole che esso si purifichi nella contemplazione, che ritrovi cioรจ il proprio punto focale.
Quello che capita spesso anche nella nostra vita, รจ avere moltissime cose da fare ma non riuscire piรน a fare la differenza tra ciรฒ che รจ urgente e ciรฒ che รจ essenziale. Viviamo inseguendo le urgenze e ci perdiamo ciรฒ per cui vale la pena vivere.
I contemplativi non sono quelli che non fanno niente, ma sono quelli che tentano di difendere con tutte le loro forze il primato di ciรฒ che รจ essenziale contro tutte le pressanti richieste delle urgenze della vita che vorrebbero tirarci sempre a destra e a manca.
In questo senso, un poโ piรน di contemplazione cambierebbe il mondo.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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