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don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 4 Ottobre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 11,25-30

Figlio maggiore erede di Dio e fratello minore a servizio degli altri – SAN FRANCESCO D`ASSISI

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gร latiย Gal 6,14-18

Il mondo per me รจ stato crocifisso, come io per il mondo.

Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesรน Cristo, per mezzo della quale il mondo per me รจ stato crocifisso, come io per il mondo.

Non รจ infatti la circoncisione che conta, nรฉ la non circoncisione, ma lโ€™essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto lโ€™Israele di Dio.

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Dโ€™ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesรน sul mio corpo.

La grazia del Signore nostro Gesรน Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

Conformato al Crocifisso risorto

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Lโ€™apostolo Paolo conclude la lettera ai Galati ribadendo il fatto che egli, come ogni battezzato, nellโ€™evento della croce di Cristo รจ morto al peccato ed รจ diventato una creatura nuova in cui opera non piรน lo spirito mondano dellโ€™egoismo ma lo Spirito di Dio. รˆ lui, infatti, il principio di quella vita nuova che fiorisce da un corpo che, libero dalla legge della carne, รจ conformato a quello di Cristo, il Crocifisso Risorto.

Come le piaghe del corpo del Risorto sono il segno dellโ€™amore di Dio, cosรฌ le umiliazioni e le mortificazioni fisiche e spirituali dellโ€™apostolo sono per Paolo il linguaggio attraverso il quale esprime il suo amore incondizionato a quella Chiesa che ancora genera alla fede nel dolore delle doglie del parto. Egli, dunque, non si vanta ostentando i suoi meriti, ma glorifica Dio attraverso il sacrificio doloroso della sua vita sullโ€™altare delle calunnie e dei tradimenti di cui soffre. Che sia una sofferenza educativa e generativa lo dimostra il fatto che il suo amore per i Galati non si trasforma in avversione e condanna ma si esprime in un accorato appello a custodire il Vangelo della grazia di Dio, cosรฌ come lo hanno ricevuto anche mediante il suo insegnamento e la sua condotta di vita.

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+ Dal Vangelo secondo Matteoย Mt 11,25-30

Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

In quel tempo Gesรน disse: ยซTi rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ hai deciso nella tua benevolenza. Tutto รจ stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrร  rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti รจ dolce e il mio peso leggeroยป.

Figlio maggiore erede di Dio e fratello minore a servizio degli altri

Ciรฒ che contraddistingue la spiritualitร  di Francesco dโ€™Assisi รจ la povertร  intesa da una parte come consapevolezza di essere figlio maggiore di Dio, piccolo come un bambino eppure destinatario dellโ€™ereditร  del Padre, e dallโ€™altra come scelta di essere fratello minore per gli altri posto a loro servizio. Francesco ha colto nella povertร , cosรฌ intesa e interpretata, lโ€™essenza della identitร  di Gesรน e il cuore pulsante del Vangelo.

La povertร  รจ la via maestra attraverso cui lasciarsi conformare a Gesรน, unirsi a Lui che รจ il Figlio maggiore di Dio a servizio degli altri uomini come fratello minore. Il cammino di fede porta gradualmente Francesco a conformarsi a Cristo, non solamente pregando ma facendosi egli stesso preghiera. Francesco ha imparato da Gesรน a farsi povero per guarire dallโ€™aviditร  e dallโ€™ambizione che rendono schiavi del potere e della paura. La stanchezza e lโ€™oppressione sorgono da un cuore che cede allโ€™ingiustizia e si conforma alla mentalitร  mondana dellโ€™apparire, del possedere e del controllare.

Chi ha il cuore affaticato dallโ€™ambizione e oppresso da pensieri cattivi di risentimento, odio o rivalsa li sfoga accusando, sparlando, denigrando, insinuando, calunniando gli altri. Solo un uomo dal cuore povero puรฒ riconoscere lโ€™opera di Dio e la sua benevolenza che riserva ai piรน piccoli e bisognosi. Gesรน รจ per Francesco, e per ciascuno di noi, modello di preghiera perchรฉ prima di chiedere qualcosa per sรฉ, loda la sua misericordia. รˆ una confessione di lode attraverso cui il cuore gioiosamente professa lโ€™umile fiducia in Dio soprattutto quando sembra che tutto vada per il verso sbagliato e che i progetti non si realizzino.

Anche se non si compie la nostra volontร , la fede ci fa essere certi che Dio sta portando a compimento quel progetto di felicitร  che da sempre e per sempre ha pensato e voluto per noi. Ciรฒ che per gli altri puรฒ apparire vergognoso o disdicevole, oppure indegno, per Gesรน, come lo sarร  anche per Francesco, la minoritร  รจ una scelta di vita in risposta alla vocazione cristiana di far conoscere Dio. Non si tratta di convincere ma di far gustare lโ€™amore di Dio ed essere trasformati da Lui. La fraternitร  รจ la vocazione pensata da Dio e che puรฒ realizzarla solo chi si fa povero.

I dotti e i sapienti sono affetti dalla sindrome dei figli unici, non perchรฉ non abbiano fratelli ma perchรฉ li considerano servi e sudditi, e come tali, essi si isolano nellโ€™inferno triste della solitudine.

Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร  biblica a Matera

Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna

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