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p. Alessandro Cortesi op – Commento al Vangelo di domenica 29 Settembre 2024

Domenica 29 Settembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 9,38-43.45.47-48

Nel deserto Mosรจ sceglie settanta anziani di Israele per aiutarlo a guidare il popolo. Ed essi ricevono lo spirito di profezia. Ma due altri, Eldad e Medad, non compresi nel numero dei settanta, โ€˜si misero a profetizzare nellโ€™accampamentoโ€™. Questa novitร  suscita indignazione e Giosuรจ manifesta il suo sconcerto. Ma Mosรจ gli risponde: โ€œFossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore dare loro il suo spirito!โ€.

Mosรจ apre alla consapevolezza della libertร  dello Spirito: lo Spirito di Dio, la capacitร  di profezia non possono essere racchiusi e delimitati in un gruppo, in una istituzione. Non si puรฒ soffocare lโ€™iniziativa dello Spirito di Dio in schemi ristretti e nella pretesa di dominare. Lโ€™agire di Dio nella storia va oltre i confini di ogni istituzione.

Le istituzioni religiose sempre tendono alla pretesa di diventare riferimenti assoluti, esclusivi, segnati dalla logica dellโ€™aggressivitร . Impediscono cosรฌ di ascoltare e accogliere lโ€™agire di Dio: Mosรจ indica una attitudine diversa. Non di chi si ritiene padrone ma di chi รจ chiamato a servire un dipanarsi del disegno di Dio, i suoi doni. Eโ€™ attitudine di accoglienza e disponibilitร  per quanto lo Spirito in modo improgrammabile suscita al di fuori delle appartenenze costituite.

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Mosรฉ si fa voce della promessa che tutte e tutti siano profeti nel popolo del Signore, testimoni di dello Spirito che soffia aprendo alla novitร  e spingendo sempre oltre. Mosรจ legge nella profezia di Eldad e Medad la chiamata e lโ€™azione dello Spirito che soffia dove vuole. Anzichรฉ chiudere la presenza di Dio si apre ad un ascolto e ad una accoglienza nuova. Lโ€™auspicio di Mosรจ attende di essere accolto in ambiti spesso segnati da grettezza, chiusure e dallโ€™incapacitร  di accettare cambiamenti e novitร .

Anche i discepoli di Gesรน non riconoscevano come โ€˜uno dei nostriโ€™ colui che scacciava i demoni che cioรจ attuava liberazione verso chi era oppresso. Lo Spirito agisce con libertร . Ai discepoli รจ chiesto di riconoscere i segni della sua presenza. Eโ€™ il contrario del rimanere chiusi nella paura, nel rifiuto dellโ€™altro. Sono invece spinti ad accogliere un agire dello Spirito anche al di fuori di schemi, di ambienti riconosciuti, lasciandosi convertire a scorgere il crescere del regno di Dio in modi inattesi.

La vita al seguito di Cristo si riconosce non tanto da atti di religiositร  e di culto, quanto piuttosto nel quotidiano dellโ€™esistenza in una prassi concreta e solidale. Ogni bicchiere dโ€™acqua offerto non andrร  perduto. Lโ€™incontro con Gesรน rinvia a prendersi cura ad ascoltare le seti e ad offrire piccoli sgeni di vicinanza e cura: un bicchiere dโ€™acqua.

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Nellโ€™altro che sperimenta il bisogno e la sete, nella sua povertร , รจ da riconoscere quellโ€™immagine di Dio che accomuna tutte e tutti nellโ€™unica famiglia umana. In ogni gesto che ha alla sua radice il dono, senza etichette e senza rivendicazioni di appartenenze, รจ presente la comunicazione del Dio della gratuitร . Le chiamate dello Spirito giungono a noi anche dai gesti di ogni uomo e donna oltre le religioni e le culture e ci invitano a rimanere a servizio dellโ€™agire di Dio nella storia.

La pagina del vangelo presenta infine un forte invito a tagliare tutto ciรฒ che puรฒ essere di impedimento e di inciampo (scandalo) a chi รจ piรน debole. Rompere con ogni occasione di male e di peccato รจ attuazione di quella attenzione ai piccoli che Gesรน pone al centro della sua attenzione e della comunitร  di chi lo segue.

Per gentile concessione di p. Alessandro – dal suo blog.


p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

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