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don Antonello Iapicca – Vangelo del giorno – 18 Settembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 7,31-35

FIGLI DELLA MISERICORDIA PER RENDERE GIUSTIZIA ALLA SAPIENZA CROCIFISSA CON CUI DIO AMA OGNI UOMO

Come ci รจ venuto a cercare il Signore? Come ha vinto la nostra durezza e la nostra superficialitร ? Con amore infinito e pazienza smisurata. รˆ entrato nella nostra vita, si รจ sporcato, รจ venuto con noi, anche laddove abbiamo deciso di peccare. Non ci ha lasciati soli mentre ci dimenticavamo di Lui. Si รจ fatto peccato! Ah, ma questo รจ scandaloso! Sรฌ, lo รจ, perchรฉ scandaloso รจ stato il nostro cuore, scandalosi i nostri peccati. Scandaloso l’esito della nostra vita lontana da Lui.

Per questo, pur di strapparci al demonio, Gesรน non ha avuto remore nel farsi giudicare come un “mangione e un beone” o come un “indemoniato”. Si รจ fatto l’ultimo, obbediente alla volontร  del Padre che lo spingeva nei bassifondi della storia, fin giรน negli inferi. Lo ha fatto per noi, per te e per me, bambini capricciosi.

Sesso, oggetti, vacanze, denaro, potere e prestigio, successo e visibilitร , ecco i prodotti acquistati nelle nostre “piazze”. E in mezzo al commercio che non ci ha mai arricchiti รจ giunta la sua Parola: quella seria e dura della veritร  che illumina i peccati, come “un lamento” nel quale avremmo potuto deporre le nostre lacrime. E quella dolce e compassionevole della misericordia, come di “un flauto” sulle cui note avremmo potuto danzare di gioia e gratitudine.

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Giovanni e Gesรน: la Legge che rischiara e svela la realtร  riportandola alla luce da sotto la crosta d’ipocrisia con cui l’abbiamo occultata, mettendo in ordine ciรฒ che abbiamo messo in disordine. E la compassione che tocca l’impuro, che si fa samaritano pur di farsi prossimo di ogni eretico; che entra nelle case grondanti giudizi, perversioni, falsitร , e si siede accanto ai peccatori che hanno infranto la Legge, per scriverla nei loro cuori risanati.

Ma, come questa generazione – moralista e lassista allo stesso tempo, capace di dare cittadinanza ad ogni desiderio ma di chiudere la bocca a chi non la pensa allo stesso suo modo – anche noi non abbiamo accolto nรฉ l’una nรฉ l’altra, schiavi del nostro orgoglio capriccioso. E allora ecco la Croce, la “giustizia” che, sola, puรฒ salvare chi ha rifiutato ogni altra salvezza. รˆ la Sapienza che spazza via ogni tentativo della carne di saziare e dare ragioni che non puรฒ dare, perchรฉ giustifica chi non sarebbe giustificabile in alcun modo.

Ecco oggi Cristo crocifisso, la Sapienza della Croce che rivela l’amore di Dio, la sua infinita pazienza e lo zelo pieno di compassione con il quale cerca ogni uomo. Il suo amore non resta invischiato negli schemi. Pur di salvare una persona si fa musica da ballare o lamento da piangere. Dio รจ cosรฌ! Dio entra nelle discoteche pur di salvare un ragazzo che, ballando si sballa e butta la sua vita. Dio non lo ferma niente e nessuno! Perchรฉ Dio รจ lo Spirito Santo, il dolce soffio che penetra attraverso le fessure piรน sottili che l’uomo non riesce a vedere, ci ha raggiunti nelle piazze consegnandoci il perdono e la rigenerazione.

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Non a caso lo Spirito Santo รจ stato raffigurato dalla Tradizione come una colomba, mentre in ebraico il termine “ruah” รจ femminile; quasi una figura femminile, dunque, materna. Sรฌ, la Sapienza รจ una madre che rigenera e dร  alla luce i suoi figli che ne testimonieranno la “giustizia”. Ecco il culmine inaspettato della “creativitร  coraggiosa” di Dio che chiama la Chiesa perchรฉ non si fermi dinanzi alle difficoltร , ed esca senza paura nelle “piazze” dove si raduna una generazione bambina, che ha bisogno di essere raggiunta laddove si trova, impigliata nei capricci.

Come รจ accaduto e accade a noi, cercati mille volte sino a che non abbiamo capitolato dinanzi alla Croce dove Gesรน stendeva le sue braccia per accoglierci cosรฌ come eravamo e, nella Chiesa, farci “figli” della Sapienza capaci di renderle testimonianza.

Oggi, ogni giorno, non possiamo perdere neanche un’occasione. Il mondo capriccioso ci attende, entriamoci e sporchiamoci, senza temere che lo Spirito Santo ci avvinca e ci conduca nella sua “creativitร ”. Sorgeranno allora parole nuove, gesti nuovi e unici per tutte le uniche e irripetibili persone e situazioni che incontreremo: i piccoli, i poveri, i divorziati e i loro figli, le mamme che hanno abortito, i giovani che convivono, quelli che sporcano la vita con droghe e sesso, tutti quelli che sono imprigionati nella rete del mondo e dei suoi messaggi virtuali; tutti ci attendono proprio nelle “piazze” dove si sono “seduti” lasciandosi vivere per morire. Ci aspettano per ascoltare la musica dello Spirito, le note dell’amore che si fa “danza” o “lamento”, di certo melodia crocifissa.

Forse oggi con nostro figlio dovremo digiunare per annunciargli che non di solo pane vive l’uomo ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio; per questo dovremo proibire ciรฒ che sazia la carne, senza paura di “cantare un lamento” per l’uomo vecchio che muore senza l’ossigeno delle concupiscenze. O forse dovremo, al contrario, sederci a mensa con nostra figlia, laddove ella sta gettando alle ortiche la propria vita; “mangiare e bere” il veleno che lei ingerisce ogni giorno per deporvi l’antidoto della tenerezza e della compassione che nulla giudica e niente esige; senza il timore di “suonare il flauto” della misericordia gioiosa perchรฉ possa “ballare” con noi la danza del banchetto autentico che sazia spirito e anima.

Anche oggi ci attendono “bambini” ostinati che non accoglieranno nรฉ Giovanni nรฉ Gesรน. Ma proprio per questo oggi saremo lรฌ, di fronte a loro, come Gesรน fu accanto a Giuda, ultima speranza, anche dopo il tradimento. Quando il mondo rifiuta l’annuncio serio e misericordioso del Vangelo resta solo la testimonianza-martirio dei “figli della Sapienza”, lo scoglio della Croce sul quale il male si infrange.

Forse non vedremo con gli occhi della carne nessun cambiamento, nessuna conversione; forse moriremo e lasceremo la persona cara schiava della droga o sull’orlo del divorzio. Ma noi saremo lร , di fronte a loro come una pattumiera a raccoglierne angosce e dolore, peccati e veleni, perchรฉ incrollabile รจ la certezza della fedeltร  di Dio che, pur di salvare a ogni costo qualcuno, continua ad offrire suo Figlio nei “figli della Sapienza”. Quando tutto fallisce significa che รจ giunto il momento della “creativitร ” che neanche il demonio poteva immaginare: la Croce sulla quale distendere le braccia e amare, caricandosi dei peccati dell’altro come un agnello muto di fronte ai suoi tosatori.

Gesรน รจ morto solo come un fallito, ma la sua Croce ha reso giustizia alla Sapienza: con essa stava salvando ogni uomo. Per questo il Signore ci chiama alla libertร  che non spera nulla per sรฉ, neanche di vedere la conversione. La Sapienza celeste attraversa la carne e il tempo e sa sperare oltre ogni apparenza: quando ci lasceremo crocifiggere, i nostri occhi di fede giungeranno a vedere, nel segreto della loro anima, l’incontro della misericordia di Dio con chi ci sta togliendo la vita, che forse accadrร  ben piรน in lร  del presente.

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