A partire da sabato della settimana scorsa abbiamo meditato tutti i giorni la Parola che si trova nel capitolo sei del vangelo di Luca. Oggi, giustamente, anzichรฉ completare il testo con gli ultimi versetti (43–49), siamo chiamati alla lettura di un brano tratto dal vangelo di Giovanni.
Giustamente: domani, terza domenica del mese di settembre, mediteremo la Beata Vergine Maria Addolorata. Una madre distrutta dal dolore per il figlio che muore in croce. Una donna che meditava nel suo cuore le parole di Simeone E anche a te una spada trafiggerร l’anima (Lc 2, 22ss) e ora sotto la croce vive il significato della profezia. Ma sa che al dolore seguirร la gioia della resurrezione.
Una comprensione della volontร di Dio che Nicodemo non possedeva. Pur sganciandosi dalla incomprensione ed ipocrisia dei sadducei, farisei e scribi, le parole di Gesรน non potevano essere capite nella loro profonditร . Seppur fariseo e membro del sinedrio, quindi studioso e amante della Parola, l’episodio citato dal Nazareno con protagonista Mosรจ, non poteva preparare alla morte in croce del Salvatore.
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Negli scritti di molti autorevoli protagonisti dei primi secoli della Chiesa, la croce rappresenta un elemento di legame e congiunzione tra la terra e il cielo. L’Emmanuele, โsospesoโ tra la terra e il cielo, Lui al tempo stesso vero Dio e vero uomo, รจ la Via che porterร l’umanitร a riconciliarsi con il Padre creatore.
Una Via che รจ anche Vita solo dopo il sacrificio della croce. Il Figlio dell’uomo traccia la strada. Maria la sperimentรฒ molto presto. I suoi amici, primo fra tutti Pietro che inizialmente non comprese, resero anch’essi testimonianza della loro fede morendo pur di non rinnegare il Nazareno, Verbo di Dio incarnato per salvare tutte le creature del Padre.
Per riflettere
L’amore di Dio per noi fragili creature รจ immenso. Il Padre misericordioso ha mandato a noi il suo unico Figlio per la nostra salvezza. Una Via senza scorciatoie: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi (Gv 15, 12). Il Risorto muore per noi. Ogni volta che abbracciamo la nostra croce facciamo morire l’egoismo che ci abita.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi