Pace e bene, nel Vangelo di questa domenica Gesรน ci pone una domanda seria, decisiva per la nostra vita e il nostro cammino di fede: chi sono io per te?
Chi รจ Gesรน per me? E quale Gesรน conosco? Cosa mi aspetto da Lui? E Lui cosa si aspetta da me? Queste domande, queste riflessioni percorrono il Vangelo di questa domenica.
Gesรน pone una domanda ai suoi: cosa dicono gli altri di Lui. Le opinioni sono varie ma a Gesรน non importa cosa pensino gli altri di Lui: gli ย interessa cosa pensano i suoi discepoli! Io per voi chi sono? Io per te chi ย sono? ยซGesรน usa il metodo delle domande per far crescere i suoi amici. ย Le sue domande sono scintille che accendono qualcosa, che mettono ย in moto cammini e crescite.
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Gesรน vuole i suoi poeti e pensatori della ย vita. ยซLa differenza profonda tra gli uomini non รจ tra credenti e non ย credenti, ma tra pensanti e non pensantiยป (Carlo Maria Martini). La ย domanda inizia con un โmaโ, ma voi, una avversativa, quasi in ย opposizione a ciรฒ che dice la gente. Non accontentatevi di una fede ย โper sentito direโ, per tradizione, ma voi che avete camminato con me ย per tre anni, voi miei amici, che ho scelto a uno a uno, chi sono io per ย voi?ยป.
Questa รจ la domanda che Gesรน rivolge oggi anche a noi: โchi ย sono io per te?โ. Pietro fa la sua bella professione di fede: ยซTu sei il ย Cristoยป ma questo รจ solo un primo passaggio. Dal prosieguo del ย Vangelo comprendiamo che, come Pietro, anche noi siamo chiamati ย non solo a professare la nostra fede, ma soprattutto a viverla! Non basta ย aver studiato Gesรน sui libri, aver fatto catechismo, essere diventati dei ย biblisti se poi non vi รจ vera sequela!
ยซChi sono io per te? Non cerca ย parole, Gesรน, cerca persone; non definizioni di sรฉ ma coinvolgimenti ย con sรฉ: che cosa ti รจ successo quando mi hai incontrato? Assomiglia alle ย domande che si fanno gli innamorati: – quanto posto ho nella tua vita, ย quanto conto per te? E l’altro risponde: tu sei la mia vita. Sei la mia ย donna, il mio uomo, il mio amore. Gesรน non ha bisogno della opinione ย di Pietro per avere informazioni, per sapere se รจ piรน bravo dei profeti di ย prima, ma per sapere se Pietro รจ innamorato, se gli ha aperto il cuoreยป ย (p. Ermes Ronchi).ย
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Subito dopo Gesรน invita Pietro e gli altri a non rivelare la sua identitร . Il motivo? Egli ha rivelato che compirร la sua missione non in modo glorioso come si aspettano i suoi ma attraverso la passione. Non puรฒ esserci equivoco di sorta! Ed รจ questo equivoco che viene fuori dal rimprovero che Pietro fa a Gesรน. Pietro, infatti, forse ancora fiero di sรฉ
per la risposta azzeccata, prese in disparte Gesรน e si mise a ย rimproverarlo, come a dire: questa sofferenza non รจ contemplata! ยซMaย Gesรน, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverรฒ Pietro e disse: ย ยซVa’ dietro a me, Satana! Perchรฉ tu non pensi secondo Dio, ma secondo ย gli uominiยป. Sono indicativi i gesti che Gesรน compie: volta le spalle a ย Pietro, come a dire che รจ Pietro che deve seguirlo, non viceversa!
Gesรน ย guarda i suoi discepoli e davanti a loro rimprovera Pietro, perchรฉ questo ย diabolico pensiero non alberghi anche nei loro cuori. Dio porta avanti ย la storia non secondo i nostri pensieri ma secondo il suo cuore! E a noi ย chiede di fidarci! Anche noi, invece, quante volte ragioniamo secondo il ย mondo, siamo di quelli che devono consigliare Gesรน su cosa fare! Noi ย ci facciamo suoi consiglieri, se non direttori, pur non sapendo nemmeno ย cosa sia conveniente domandare! Ci arrabbiamo pure con Dio se le cose ย non vanno secondo i nostri progetti: โMa dovโรจ Dio? Perchรฉ non ย interviene? Proprio a me che ho fatto tanto bene?โ.ย
Domandiamoci quale immagine di Dio abbiamo: il Dio amuleto che scaccia i problemi? Il Dio assicuratore che ci protegge da ogni sofferenza? O il Dio che si fa uno di noi, che si fa uno con noi nellโattraversare la sofferenza? Pietro, e con lui ognuno di noi, dovrร imparare che altro รจ dire chi รจ Gesรน, altro รจ conoscerlo e seguirlo per la via stretta della croce.
Ed ecco infatti lโinvito che il Signore rivolge a tutti noi: ยซchi mi vuol ย seguire, rinneghi sรฉ stesso, prenda la sua croce e mi seguaยป. Se ย vogliamo seguire liberamente Gesรน, dobbiamo imparare a mettere da ย parte le nostre idee, i nostri schemi, e prendere la nostra croce, cioรจ ย abbracciare di cuore la volontร di Dio, il nostro quotidiano, la nostra ย missione costellata di gioie e di dolori. Certo, tutti vorremo evitare la ย sofferenza, i problemi di questa vita, tutti vorremmo salvarci da ogni ย avversitร ma finiremmo per non crescere, con il rischio di perderla in ย eterno! Qui non si tratta di cercare la sofferenza, ce nโรจ giร abbastanza ย in giro ma, se arriva, di saperla accogliere e farne luogo di incontro con ย Cristo, luogo di salvezza e di santificazione.