…Nel brano di ieri Gesรน consegnava una prospettiva. Le beatitudini sono un percorso di vita con traguardi da raggiungere: una sorta di carta d’identitร del cristiano.
I discepoli, ai quali si rivolge il Nazareno come semplici uditori del Verbo incarnatosi, desiderano come tutti noi conoscere โcomeโ vivere quotidianamente le beatitudini. Luca, nel testo di oggi, riporta le parole del Signore rivolte ai discepoli. Insieme agli apostoli sono chiamati a diffondere a chiunque questo capovolgimento di prospettiva. Come le persone che li avranno ascoltati, cosรฌ anche noi attingiamo a questa fonte della Parola per ricavare lo stile richiesto dal Padre per entrare nel Regno dei cieli.
Il lessico utilizzato dall’Emmanuele risente, ovviamente, del contesto biblico e culturale dell’epoca. Ma il valore delle parole di cui Gesรน si serve supera i confini cronologici e resta per sempre. L’amore e la misericordia; l’amare e essere misericordiosi sono le due strutture sulla quale si fonda l’invito di Gesรน ad una vera e propria conversione. I destinatari dell’amore e della misericordia sono tutte le sorelle e i fratelli che abbiamo: con loro, e senza nessuna differenza, condividiamo il nostro stato di creature e la fede nel Dio Creatore.
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Se le beatitudini possono apparire un modo di essere al quale tendere, le parole che meditiamo ora invitano ad un comportamento radicalmente distante e diverso da quello consuetudinario. ร un insegnamento per tutti. Anche per i discepoli. Amare i nemici: come avranno reagito a queste parole Giovanni e Andrea desiderosi di punire i samaritani? E come avranno accolto tra loro Matteo il pubblicano, esattore delle tasse, odiato da tutti perchรฉ, nei fatti, collaborazionista dei romani e di Erode con uno standard di vita sicuramente diverso da quei pescatori scelti dal Galileo?
Per riflettere
I Vangeli rivelano tracce di un cammino di conversione percorso anche dai discepoli. Anche noi siamo chiamati a condividerlo. Ci sono modalitร diverse per amare, ma resta la necessitร dell’amore come stile cristiano. Quante volte ci sarร giร capitato di perdonare o di non riuscire a perdonare. Non manchiamo di pregare il Padre nostro: sono parole donate dal Verbo.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi