Dal di dentro
La pagina di vangelo pone Gesรน in relazione con tre categorie di persone: scribi e farisei, la folla, i suoi discepoli. Con tutti Gesรน parla dello stesso argomento ma con profonditร e prospettive diverse.
Si riunirono attorno a Gesรน i farisei e alcuni degli scribi, e lo interrogarono: ยซPerchรฉ i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?ยป.ย
Scribi e farisei partono con una domanda, ma svelano spudoratamente chi sono e qual รจ il loro fine. Essi chiedono il perchรฉ dellโatteggiamento dei discepoli a Gesรน. Non chiedono direttamente a loro perchรฉ non hanno alcuna stima dei discepoli, li considerano uomini di serie B, e qualsiasi risposta possano loro dare non รจ reputata degna e consona, ecco perchรฉ si rivolgono al loro Maestro.
Non cโรจ stima nรฉ tutela della persona, le azioni che compiono o che non compiono non li riguardano, eppure esprimono il loro giudizio e conseguente condanna. Questo atteggiamento รจ anti-uomo, salva solo la propria facciata, fa sentire in regola, a posto con la propria โcoscienzaโ e adempienti. La domanda รจ solo un pretesto per condannare, uno sgambetto fatto a Gesรน e ai suoi. Maโฆ
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Gesรน rispose loro: ยซBene ha profetato Isaiaย di voi, ipocriti, come sta scritto: โQuesto popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore รจ lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uominiโ. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uominiยป.ย
Lโipocrita in origine era lโattore che interpretava un personaggio, indossando una maschera e modificando la propria voce. Un sinonimo a noi piรน comune รจ pagliaccio, e non รจ certo un complimento. Il cuore di scribi e fariseiย รจ lontano da Dio: che immagine triste! Eppure loro parlano in nome di Dio, interpretano la Legge, predicano, sono bravi a parole, ma il loro cuore รจ lontano, chiuso.
Recitano una parte, e poichรฉ sono lontani, giunge in chi li ascolta una voce distorta e confusa, una voce che impone loro pesanti fardelli, inutili indicazioni e precetti, che schiacciano la persona e non la avvicinano a Dio: peggio di cosรฌ! Scribi e farisei intralciano il cammino, disperdono chi cerca Dio, umiliano la persona, e tutto questo lo fanno in nome di dio (volutamente minuscolo).
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Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: ยซAscoltatemi tutti e comprendete bene! Non cโรจ nulla fuori dellโuomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dallโuomoย a renderlo impuroยป.ย
Ora Gesรน si rivolge alla folla, quella folla tante volte maltrattata da ciarlatani e mercenari che non si prendono cura, ma che fanno di tutto per opprimerla, sfruttarla e sviarla. Gesรน si avvicina alla folla, non solo fisicamente: il suo cuore รจ vicino, prossimo, si fa carico dei loro bisogni, capisce che la folla รจ disorientata, e si pone come loro maestro: โascoltatemi e comprendete beneโ. Questa empatia di Gesรน verso la folla รจ la giusta via per mettersi in comunicazione, una comunicazione che รจ insegnamento, ma anche affetto, quellโamore fattivo e concreto che rispetta lโaltro, lo circonda di attenzioni, lo accoglie come se fosse lโunica persona del mondo.
Cosa dice Gesรน alla folla? che lโimpuritร , il male non รจ fuori ma dentro. Certamente cโรจ il male e il bene anche allโesterno, e se il bene mi facilita, il male mi rende piรน faticosa la vita, tuttavia se dentro di me รจ acceso il fuoco dellโamore, del bene, non potrรฒ che spargere calore ed essere presenza positiva e luminosa. Se dentro di me ospito il male, il negativo, trasmetterรฒ il freddo di un cuore lontano e buio. Quando si sente dire: โil mondo va sempre peggioโ o espressioni simili, chiedi a te stesso: โio dove sono diretto? Chi/che cosa ospito dentro di me? Eโ il miglior modo per migliorare il mondo: partire dal proprio mondo interiore, curare il nostro cuore e ciรฒ che contiene.
E diceva [ai suoi discepoli]: ยซDal di dentro infatti, cioรจ dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impuritร , furti, omicidi, adultรจri, aviditร , malvagitร , inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dallโinternoย e rendono impuro lโuomoยป.ย
Dopo aver rincuorato la folla e averla ristabilita nella veritร delle cose, Gesรน Maestro si rivolge ai suoi discepoli, e con loro spiega il concetto annunciato alla folla. Come ci sono i buoni propositi, cioรจ intenzioni per migliorare la nostra vita, (a patto che non rimangano propositi, ma vengano poi anche vissuti), ci sono anche i cattivi propositi, i propositi di male come li chiama Gesรน, e sono tutti riconducibili a peccati contro i dieci comandamenti, tutti contro la vita e il bene. Infatti abbiamo sentito cosa ha detto a scribi e farisei: โTrascurate il comandamento di Dioโ.ย
Il comandamento di Dio รจ la felicitร dei suoi figli, รจ la loro piena realizzazione, รจ lโamore. Chi ha il cuore lontano da Dio ovviamente non puรฒ donarci Dio, ma ci dona se stesso, la sua miseria, il suo ripiegamento malato, contaminando e rendendo malato il nostro cuore. Tuttavia un virus per innestarsi in un organismo, deve trovare un ambiente che lo riceva, un ambiente che favorisca la proliferazione del male (non sono medico per cui accetto ogni correzione). Cosรฌ anche la nostra salute interiore puรฒ essere influenzabile dallโesterno, ma se io rifiuto il male, nessuno potrร contagiarmi.
Gesรน mette i puntini sulle i, e chiarisce che sei tu il soggetto della tua vita, il protagonista assoluto: โVedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Scegli dunque la vita, perchรฉ viva tu e la tua discendenzaโ (Dt 30,15.19-20). Il vangelo ci chiede un pit stop per vedere come va lร dentro, per capire chi ospiti, ed eventualmente fare un cambio gestione: scegli il bene, scegli la vita!
A cura di Fratello Luca Rubin
Sono monaco della Fraternitร monastica della Speranza, nella diocesi di Arezzo.
Sono anche maestro elementare, professione che cerco di vivere in pienezza, non come lavoro ma come vocazione e missione. […]