Lโapparenza inganna
La storia e lโesperienza ci insegnano a non fidarci delle apparenze. Lo avevano imparato bene gli abitanti di Troia, che si erano fatti ingannare da un cavallo lasciato alle porte della loro cittร come un regalo. In realtร , allโinterno, il cavallo nascondeva i nemici greci che facilmente, con questo stratagemma, penetrarono nella cittร per espugnarla. Nonostante ciรฒ continuiamo a investire ampiamente sullโimmagine esteriore, come se fosse la cosa piรน importante. Il motivo รจ da ricercare forse proprio nel piacere di essere ingannati. In fondo ci piace nascondere, siamo contenti di vivere in un mondo dove quello che conta รจ quello che appare in superficie.
Lโinterioritร inutile
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Lโinterioritร รจ faticosa da curare e comunque nessuno la vedrebbe. Sarebbe difficile essere apprezzati e riconosciuti e quindi non vale la pena investire su qualcosa che gli altri non possono valorizzare in modo immediato. Meglio seguire le mode e cercare di distinguersi in quello che รจ socialmente riconosciuto come un valore. In alcuni ambenti, preservare lโimmagine รจ lโunico modo per fare carriera e per essere accettati dal gruppo. Anche a questo scopo, occorre giocare dโanticipo e andare a caccia di chi non rispetta i canoni formali per appartenere al gruppo, in modo da poter facilmente eliminare un possibile avversario. Siamo in fondo una societร di ipocriti, persone con poco giudizio, come dice il termine, che si accontentano di una esterioritร superficiale.
La pretesa di giudicare
La domanda che gli scribi e i farisei, paladini della correttezza formale, rivolgono a Gesรน, va proprio in questa direzione: i discepoli non rispettano una prassi legalistica e non stanno dentro le norme. Purtroppo questi ragionamenti li sentiamo spesso anche allโinterno del contesto ecclesiale, che si rivela tante volte piรน farisaico che evangelico, pretendiamo infatti di giudicare chi puรฒ stare dentro la comunitร solo alla luce di una prassi esteriore non rispettata secondo alcuni canoni prescritti. Ma รจ davvero quello il peccato che ci rende indegni? E, soprattutto, se per Gesรน quello che conta รจ lโinterioritร , come possiamo avere la pretesa di conoscerla e di giudicarla?
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Ipocriti contemporanei
Si vedono in giro molti tromboni che con le loro labbra si dicono fedeli e osservanti. E attraverso le loro parole riescono a comunicare unโimmagine costruita e falsa di se stessi. Ma dal loro cuore escono invece invidia, maldicenza, pettegolezzo, odio e rancore. Formalmente perรฒ sono a posto. Anzi, molte volte sono proprio quelli che si ergono a giudici degli altri e vanno a caccia dellโimperfezione esteriore per eliminare il presunto peccatore. ร il loro modo per acquisire una patente esteriore di correttezza che li preserva da qualunque accusa.
Fare veritร
Le parole di Gesรน sono per ciascuno di noi un invito a chiederci a cosa stiamo prestando maggiore attenzione, dove stiamo investendo le nostre risorse. Possiamo chiederci se siamo piรน preoccupati di quello che si vede o di quello che cโรจ veramente nel nostro cuore. Possiamo chiederci se stiamo lavorando alla costruzione di unโimmagine esteriore di correttezza o se ci stiamo prendendo cura della nostra vita interiore. Spesso le mele lucide del cesto del fruttivendolo sono quelle che allโinterno sono marce. Al contrario le mele che hanno piรน difetti allโesterno, sono probabilmente senza conservanti, sono piรน vere e hanno un sapore migliore.
Leggersi dentro
- Quanto sono preoccupato della mia immagine?
- Che cosa cโรจ nel mio cuore?
Per gentile concessione di P. Gaetano Piccolo S.I.
Fonte