Lโipocrisia illude e la fede illumina – Mercoledรฌ della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) โ S. Agostino
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicรฉsiย 2Ts 3,6-10.16-18
Chi non vuole lavorare, neppure mangi.
Fratelli, nel nome del Signore nostro Gesรน Cristo, vi raccomandiamo di tenervi lontani da ogni fratello che conduce una vita disordinata, non secondo lโinsegnamento che vi รจ stato trasmesso da noi.
Sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, nรฉ abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi. Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi.
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Il Signore della pace vi dia la pace sempre e in ogni modo. Il Signore sia con tutti voi.
Il saluto รจ di mia mano, di Paolo. Questo รจ il segno autografo di ogni mia lettera; io scrivo cosรฌ. La grazia del Signore nostro Gesรน Cristo sia con tutti voi.
Lavorare e benedire
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Dopo aver messo in guardia dai falsi profeti e maestri e invitato a non seguire il loro insegnamento, Paolo stigmatizza lโatteggiamento di chi vive alle spalle degli altri. Molto probabilmente non si tratta di altre persone ma degli avversari denunciati prima, i quali traviano gli altri non solo con i discorsi ma anche con i fatti.
I falsi missionari del vangelo sono quelli che amano solo parlare senza faticare. I nulla facenti denunciano sรฉ stessi. A questi tali Paolo oppone invece il suo esempio di lavoratore e di evangelizzatore. Non si vanta per disprezzare gli altri ma presenta due modi di vivere il Vangelo e la missione.
Il lavoro รจ una benedizione di Dio e al tempo stesso รจ la forma con la quale lโuomo benedice Dio, ovvero testimonia il fatto che il Signore non sfrutta la sua posizione dominante per servirsi dellโuomo ma si coinvolge in tutte le sue attivitร per orientarle al bene piรน grande della comunione.
Il lavoro, come la missione, รจ partecipazione allโopera di Dio per la quale tutto viene ordinato alla Caritร . Tutto passa, solo lโAmore resta, tutto finisce solo la Caritร rimane per sempre. Lโamore di Dio รจ, dunque, origine, fondamento e fine di ogni cosa.
Ascolta “don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del giorno – 28 Agosto 2024” su Spreaker.+ Dal Vangelo secondo Matteoย Mt 23,27-32
Siete figli di chi uccise i profeti.
In quel tempo, Gesรน parlรฒ dicendo: ยซGuai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: allโesterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Cosรฌ anche voi: allโesterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquitร .
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: โSe fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profetiโ. Cosรฌ testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padriยป.
Lโipocrisia illude e la fede illumina
Lโimmagine dei sepolcri imbiancati รจ diventata proverbiale per indicare lโipocrita che esteriormente appare bello e in ordine ma nel segreto del cuore conserva il male. Le buone maniere, lโordine e la pulizia, la metodicitร e la puntualitร in una persona sono elementi visibili che possono favorire un giudizio positivo della gente.
Ma Dio che vede il cuore conosce tutti i nostri pensieri e sa anche quali sono quelli che pretendiamo di nascondere persino a noi stessi. Ciรฒ che viene stigmatizzato non รจ il peccato presente nel cuore dellโuomo, ma il fatto di nasconderlo millantando una giustizia e una rettitudine morale tutte basate sulle proprie opere meritorie. Lโipocrisia รจ lโostacolo piรน difficile da superare perchรฉ la grazia di Dio possa operare in noi un vero cambiamento.
Vorremmo illuderci di migliorare intervenendo su fattori superficiali della nostra vita ma conservando tutto ciรฒ che la consuma da dentro come un verme che silenziosamente divora. Il vero cambiamento avviene quanto si interviene su ciรฒ che รจ invisibile allโuomo ma รจ ben visibile a Dio.ย La parola di Gesรน, pur essendo dura e tagliente, non mira ad offendere o umiliare ma alla guarigione del cuore.
Con la forza di un piccone il Vangelo vuole demolire tutte le strutture di peccato che impediscono un vero rinnovamento della mente e la conversione. Con la sua morte e risurrezione Gesรน รจ venuto per aprire tutti i sepolcri perchรฉ il marciume della morte si trasformi in germogli di vita e la puzza dellโipocrisia divenga profumo di caritร .
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“