Riprendiamo oggi la lettura del vangelo di Marco che avevamo sospeso a partire dalla XVII dome nica (ossia il 25 luglio), quando la liturgia ci introduceva nella lettura del vangelo di Giovanni per farci approfondire il tema del โPane di vitaโ. Ricchi di questa esperienza continuiamo il cammino nutriti dellโamiciziaย di Gesรน e sostenuti dagli amici che lo seguono (il valore della Comunitร ), del pane della sua Parola e del suoย Corpo.
Ascolta “don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 1 Settembre 2024” su Spreaker.Questo รจ quanto siamo chiamati a custodire, la bussola dalla quale lasciarci orientare, per evitare diย impiegare energie per ciรฒ che non serve. Ed รจ il tema di questa domenica. Al centro della nostra attenzione,ย ricorda il libro del Deuteronomio che ascolteremo come I lettura, cโรจ lโascolto โOra, Israele, ascoltaโ perchรฉย solo le leggi di Dio, la sua Parola va custodita e messa in pratica, senza togliere o aggiungere nulla; e sarร ย questo fedele ascolto (= il sentire e mettere in pratica), dice ancora il Deuteronomio, che ci permetterร di condurre una vita bella e di essere riconosciuti come โsaggi e intelligentiโ. Una fedeltร โ risponderร il salmista a questa lettura โ che ci farร โabitare nella sua tendaโ.ย ย
Mc 7,1-8.14-15.21-23 | don Andrea Vena 80 kb 15 downloads
XXII Domenica del Tempo Ordinario, anno Bย Dt 4,1-2.6-8 Sal 15 Gc 1,17-18.21b-22.27…v. 1-5: โSi riunirono attorno a lui i farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuniย dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioรจ non lavate โ i farisei infattiโฆ non mangiano seย non si sono lavati accuratamente le maniโฆ tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglieโฆ-, quei farisei loย interrogarono: โPerchรฉ i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizioneโฆ?โ.ย
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Con โfarisei e scribi venuti da Gerusalemmeโ (i farisei osservano la legge alla lettera, gli scribi la conoscono),ย dunque con le autoritร ufficiali del giudaismo, Gesรน entra in polemica, arriva ad attaccarli direttamente,ย perchรฉ giudica il loro sguardo, il loro spiare lui e i suoi discepoli come comportamento non conforme allaย volontร di Dio. Questa loro convinzione di sapere giร tutto sarร il motivo per cui non comprenderanno ilย tema del pane e quindi la missione di Gesรน: โDentro di sรฉ erano fortemente meravigliati, perchรฉ non avevanoย compreso il fatto dei pani: il loro cuore era induritoโ (Mc 6,52). La discussione verte sul non essersi lavati le maniย per prendere il pane: il lavarsi non era solo una questione igienica, ma aveva assunto una forma religiosa.ย
vv. 6-8: โEd egli rispose loro: โBene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: โQuesto popolo miย onora con le labbra, ma il suo cuore รจ lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine cheย sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio voi osservate la tradizione degli uominiโ.ย
La risposta di Gesรน si rifร a una citazione di Isaia, che viene presa come profezia: scribi e farisei vengono cosรฌย trattati come โipocritiโ, ossia come coloro che mostrano una cosa ma ne vivono unโaltra. Si dimostrano aย parole adoratori di Dio, ma lo fanno solo per accentrare piรน potere. Ciรฒ che Gesรน denuncia attraverso laย citazione di Isaia, รจ la contrapposizione tra il culto di Dio e il precetto degli uomini. Sono ipocriti perchรฉย hanno sostituito โ contravvenendo alle indicazioni del libro del Deuteronomio, I lettura – il comandamento diย Dio con le regole umane, illudendosi di rendere cosรฌ culto a Dio!ย ย
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vv. 14-15: โChiamata di nuovo la folla, diceva loro: โAscoltatemi tutti e comprendete bene! Non cโรจ nulla fuori dellโuomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dallโuomo a renderlo impuroโ.
In questa seconda scena Gesรน chiama a sรฉ la folla e la esorta ad ascoltare e comprendere. La vera impuritร ,ย dice, va conosciuta in ciรฒ che lโuomo dice e fa. Tutto รจ buono perchรฉ creato da Dio (cfr Gn 1-2) e tutto รจ aย servizio di Dio e dellโuomo. Il male non viene da Dio ma esce dal cuore dellโuomo.
vv. 21-23: โDal di dentro infatti, cioรจ dal cuore degli uomini escono i propositi di male: impuritร , furti,ย omicidi, adultรจri, aviditร , malvagitร , inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutteย queste cose cattive vengono fuori dallโinterno e rendono impuro lโuomoโ.ย ย
Si tratta dellโunico catalogo di vizi presente nel vangelo (cfr Mt 15,18ss; poi san Paolo Gal 5,16-25): รจ descritto ciรฒ che puรฒ venire/nascere dal cuore umano. Sono vizi che sono collegati ai comandamenti: furto,ย omicidio e adulterio si collegano direttamente al settimo, quinto e sesto comandamento. Nellโinsieme ilย testo non vuole essere un elenco esaustivo, ma una indicazione di cosa lโuomo รจ capace. Il male va eliminatoย dal cuore, perchรฉ รจ lรฌ che nasce.
Da notare che la serie di peccati culmina nella stupiditร /stoltezza, attribuรฌ bile a colui che non รจ capace di distinguere il bene dal male. A dimostrazione che chi segue la Parola, comeย ย ricordava il Deuteronomio, viene riconosciuto saggio e intelligente, e chi non la segue, โstoltoโ.ย In queste domeniche il Signore mi e ci ha accompagnato ed educato a saper fissare lo sguardo su ciรฒ cheย veramente conta, Lui stesso. Prima che sulla Parola, sul Pane, sui poveriโฆ lโattenzione va rivolta a Lui, nostro Signore.
Prima che obbedire a delle regole, sono e siamo chiamati a domandarci se conosciamo il Signore Gesรน, se ci stiamo lasciando amare da Lui e se lo amiamo. Perchรฉ senza di Lui tutto si sbriciola. Eccoย perchรฉ รจ importante seguire, conoscere, amare il Signore e poi, solo poi, imparare ad ascoltare la sua Parolaย La chiamata allโobbedienza della legge di Dio, ricordata anche in Deuteronomio, รจ per una vita bella, nonย per una superficiale adesione ad alcune leggi esteriori. Non vale la pena cercare riti o norme per sentirsi aย posto con la propria coscienza, per sentirsi dalla parte giusta, perdendo perรฒ di vista il Signore Gesรน.
L’ossessione dei farisei era sentirsi โa postoโ, come se il rispetto esteriore della legge bastasse per sentirsi inย regola davanti a Dio. Eโ il grande errore dei farisei, ed รจ il grande errore di tanti credenti ancora oggi!ย Le regole degli uomini, insegna oggi Gesรน, non possono e non devono mai prendere il posto del “comandamento di Dioโ. Ma Gesรน non ha messo in guardia solo i farisei di un tempo; Egli sta mettendo in guardiaย anche noi oggi, illusi che lโosservanza esteriore della legge sia sufficiente per essere dei buoni cristiani, a talย punto da ritenerci a posto o, peggio, migliori degli altri, solo per il fatto di osservare delle regole, delleย usanze, anche se non amiamo il prossimo, siamo duri di cuore, siamo superbi, orgogliosi. Gesรน รจ venuto per liberare da quella religione che รจ fabbrica di immagini di Dio e fabbrica di precetti che gliย esseri umani di ogni cultura si sono dati. E si faccia attenzione: Gesรน non vuole contraddire la Legge nรฉ laย tradizione, ma sa sempre risalire allโintenzione del Legislatore, Dio, come facevano i profeti, affinchรฉ laย Legge sia accolta nel cuore, con libertร e amore.ย ย
Come nel giudizio universale di Matteo (25,31-46), occorre notare che anche in questo caso i peccati sono tutti contro lโamore, contro il prossimo: non ci sono peccati contro atti religiosi! Alla fine saremo giudicati su quanto abbiamo amato, non su quante candele abbiamo o non abbiamo acceso! Il male sta dove manca lโamore e non in altri luoghi in cui gli uomini religiosi di tutti i tempi vorrebbero trovare e far trovare Dio pur di mantenere la loro immagine di persone importanti e, perchรฉ no, superiori! Le tradizioni umane possono diventare un alibi per evitare di osservare lโunico comandamento capace di dare senso e pienezza alla vita dellโuomo, quello dellโamore. Ma cโรจ di piรน: dando allโuomo lโillusione di essere giusto, gli impediscono di guardare al proprio cuore, e di vedere che dal profondo di esso viene il male.
Infatti non รจ peccato sedere alla tavola dei peccatori, casomai รจ il contrario, ci ha insegnato Gesรน (cfr Mt 11,19). Perchรฉ la tavola รจ luogo/esperienza di accoglienza e comunione, di condivisione e di servizio: รจ celebrazione dellโamicizia. E questo non puรฒ che suggerirci โ come ricorda sovente papa Francesco โ che anche alla tavola dellโEucaristia โ tavola dellโAmore โ non possiamo escludere i peccatori, perchรฉ lโEucaristia/Pane del cielo, รจ cibo per i peccatori, per dare loro modo di ritrovare la forza per affrontare il cammino verso il Cielo. Certo รจ piรน facile accendere un lumino, fare bene una genuflessione, ricevere la santa Comunione in ginocchio a mani giunte che non riconoscere il proprio peccato e dire al Signore โIo non sono degno, ma tu per misericordia entra nella mia casaโ! Il comandamento, insomma, va a toccare il cuore dellโuomo, le sue motivazioni profonde; le tradizioni restano in superficie. Solo fatta veramente questa esperienza, sapremo agire nellโamore e con amore, verso i fratelli e sorelle che incontreremo lungo il cammino.
Interessante รจ notare che dopo questa disputa con scribi e farisei, incapaci di riconoscere Gesรน e capire le sue scelte, il testo di Marco segnala che Gesรน uscirร dai confini di Israele e si inoltrerร in terra pagana, in terra โimpuraโ. Proprio per loro, per i pagani, farร guarigioni (7,31-37, lo ascolteremo domenica prossima) e la seconda moltiplicazione (Mc 8,1ss, che la liturgia ometterร ): a dimostrazione che Gesรน, inascoltato dai giudei, si rivolgerร ai peccatori e pubblicani, trovando in essi cuori aperti e accoglienti: โImparate cosa significhi Misericordia io voglio, non sacrifici. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatoriโ (Mt 9,13).
Gesรน ci educa al primato del cuore, dellโinterioritร . ร il cuore che esprime le nostre intenzioni, le nostreย scelte, il desiderio di fare con Dio e per Dio. Se gli atteggiamenti esteriori non sono il frutto di un incontroย con il Signore โcuore a cuoreโ diranno poco: โDovโรจ il tuo tesoro, lร รจ il tuo cuoreโ. Viene cosรฌ da domandarciย qual รจ il mio tesoro? Sono i riti, lโesterioritร , o รจ Gesรน e la sua Parola? Senza un cuore purificato, vero, autenticoโฆ cโรจ sempre il rischio di fare le cose in nome di Dio, ma non con Dio nรฉ tanto meno per Dio. Gesรน ciย educa alla logica del dono, a nutrirci solo di quel Pane su cui abbiamo a lungo sostato nelle domenicheย scorse, e che ci immette in un circolo virtuoso di caritร e di gratuitร , che รจ la vera e unica guarigione delย cuore dellโuomo.
Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.