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mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 25 Agosto 2024

Domenica 25 Agosto 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 6, 60-69

Gesรน carne e sangue

โ€œQuelli che credono e quelli che non credonoโ€.

Le parole di Gesรน sul dono della carne e del sangue hanno diviso gli uditori. La Parola-Spada divide ancora una volta la fede dalla non fede. Si puรฒ dire che questa condotta di Dio รจ costante: lโ€™uomo รจ invitato a prendere coscienza del suo vero desiderio, a manifestare cosa cโ€™รจ nel piรน profondo di se stesso. La prima parola di Gesรน ai futuri discepoli รจ โ€œcosa cercate?โ€

Il quarto vangelo ci propone piรน volte โ€œSe tu vuoiโ€ฆโ€ฆ Colui che vuoleโ€ฆโ€Dio suscita la libertร . La libertร  dellโ€™uomo non si gioca sul buon senso: puรฒ anche essere rifiutata come ci racconta la Genesi 3. Lโ€™accoglienza o il rigetto della Parole รจ una questione di fiducia (fede) o di sfiducia. La sfiducia nella parola dellโ€™altro รจ rifiuto di incontrarlo, รจ dire di no allโ€™amore. Dio crea con la Parola. Nellโ€™accoglienza o nel rigetto della parola in definitiva รจ la vita o la morte.

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โ€œLe mie Parole sono Spirito e Vitaโ€. Lo Spirito, la carne e la vita. Gesรน ci dice che se uno non mangia la sua carne non puรฒ avere la vita. Penso che lโ€™uomo senza vita sia la statuetta che aveva fatto Dio creando lโ€™uomo di cui ci parla Genesi 2. Era senza viva e per potere diventare vivente fu necessaria la comunicazione del Soffio di Dio, la prima manifestazione dello Spirito. Adamo, carne diventata vivente, non era ancora in pieno possesso della vita perchรฉ aveva ancora lโ€™albero della vita di cui poteva mangiare il frutto per ottenere la vita eterna.

Qui abbiamo qualcosa di analogo: per avere la vita bisogna mangiare la carne e bere il sangue ma questo non va fino alla fine, questo non basta: รจ lo Spirito che โ€œvivificaโ€ Gesรน carne e sangue. Se la carne designa la โ€œstatuettaโ€ inanimata del primo Adamo, quando Gesรน ci parla di mangiare la sua carne senza vita del suo corpo. Questa espressione si rafforza col โ€œbere il sangueโ€. Per bere il sangue, in effetti bisogna separarlo dal corpo, spanderlo.

Gesรน non ci dice di ucciderlo; ci dice di piรน, poichรฉ voi mi avete ucciso, andate fino in fondo , mangiatemi. Cosรฌ Gesรน si mette al rango degli animali in Genesi 9,3. Di fatto il quarto vangelo lo assimila allโ€™Agnello. Traduciamo: il nostro peccato รจ la violenza con la quale riduciamo gli uomini allo stato di bestie, gli facciamo lavorare per noi e ci nutriamo della loro vita.

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Il Cristo si mette al loro posto. Il primo passo dellla salvezza consiste di prendere coscienza di questo. Mangiando coscientemente la carne di Cristo e bevendo il suo sangue, noi facciamo la confessione. Questa รจ giร  una conversione un ritorno dello sguardo sulle nostre vittime, di cui Cristo รจ il tipo, la ricapitolazione, la sintesi. Dalla carne allo Spirito.

Noi non possiamo restare alla morte. Guardare Gesรน inchiodato alla Croce e riconoscere che รจ opera nostra รจ una tappa necessaria ma insufficiente. Gli uditori di Gesรน non possono restare allโ€™intollerabile visione della carne distrutta e del sangue sparso. Se io mangio e bevo non posso ignorarlo. Quando Gesรน dice che la sua carne e il suo Sangue donano la vita eterna annuncia giร  la resurrezione, nella quale viene comunicato lo Spirito che fa vivere non soltanto Gesรน ma tutti noi.

Perchรฉ la carne possa farsi pane per la vita bisogna che la carne sia risuscitata. Per questo Gesรน parla del Figlio dellโ€™Uomo che sale la dove era prima. La Resurrezione รจ lโ€™accesso alla vita stessa di Dio. E la vita di Dio si comunica con il soffio come in Genesi 2. Non possiamo piรน immaginare la carne di Dio allo stato di morte, bensรฌ la carne di Cristo passata dalla morte che noi produciamo รจ entrata nella vita che Dio dona.

Fonte

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