Dio non รจ prezzo da pagare, come lโAmore non รจ sacrificio da offrire.
LโAmore รจ, e basta.
Antecedente ad ogni โpeccato originaleโ vโรจ un โdono originanteโ, prima dโogni caduta, ogni infedeltร , ogni fuga.
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Prima del โpeccatoโ commesso, cโรจ una Fedeltร inappellabile.
Gesรน a quei tali che non credono alla gratuitร del suo amore, ma solo alla propria perfezione religiosa, dice: โVolete andarvene anche voi?โ (v. 67). Egli non vuole con sรฉ servi osservanti, ma persone che nella bellezza della loro fragilitร , e nella profonditร delle loro ferite potranno sperimentare il balsamo di un Amore che lenisce.
Piuttosto che abitare nella โcasa di Dioโ da schiavi e sperimentare Dio come padre-padrone, sarebbe una grazia cadere nella disgrazia, lontani da lui, perchรฉ solo allora saremmo nella condizione di sperimentarlo cosรฌ come egli รจ: Padre che corre incontro a suo figlio gettandogli, in lacrime, le braccia al collo, e rivestendolo con vesti da principe per dare cosรฌ inizio ad una festa che non avrร fine (cfr. Lc 15, 11ss.). Nel medesimo istante in cui lโaltro figlio, quello pulito e irreprensibile, รจ nei campi a lavorare per il suo dio-padrone, come servo in attesa del salario.
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Dโaltra parte sono proprio โpubblicani e prostituteโ ad avere occhi e cuore in grado di sperimentare di che stoffa รจ fatto il loro Dio (cfr. Mt 21, 31s.).
Sono proprio coloro che giungono da molto lontano โ da โoriente, occidenteโ โ e che tutti reputavano pagani, maledetti e peccatori, a contemplare in ultima istanza il vero volto del Padre: โVerranno da oriente e occidente e siederanno alla mensa con Abramoโ (cfr. Mt 8, 11).
In fondo, lโunico a cui รจ stato promesso il โparadisoโ non รจ il โprimoโ religioso del tempio di Gerusalemme, ma lโultimo disgraziato crocifisso fuori delle mura di Gerusalemme (cfr. Lc 23, 43).
Insomma, alla fine saranno ancora una volta gli ultimi ad essere i primi nel Regno dei cieli (cfr. Mt 20. 16).Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato