La forma e il peso dellโamore
Lโamore รจ la cosa piรน importante nella vita dellโessere umano e anche dellโintero universo. San Paolo in uno dei brani piรน famosi delle sue lettere arriva a dire che si puรฒ avere anche una fede che sposta le montagne, ma se non si ama non serve a nulla. E Giovanni evangelista, del quale รจ questo passo del Vangelo, scrive in una sua lettera che Dio stesso รจ Amore.
Come รจ fatto lโamore? Che forma ha? Possiamo misurarne le dimensioni e il peso?
Se รจ un sentimento, se รจ un modo interiore del cervello e del cuore, in che modo lo possiamo vedere?
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Lโevangelista Giovanni riporta al centro del suo Vangelo questo lungo discorso di Gesรน pane di vita, che per la Chiesa nei secoli รจ stato un punto di riferimento fondamentale per comprendere lโEucarestia.
Gesรน arriva a dire che โmangiare il suo corpo e bere il suo sangueโ porta allโunione profonda con lui e con Dio Padre, e dona eternitร alla vita.
โMangiare la carne e bere il sangueโ non ha ovviamente un significato cannibalesco, ma nemmeno va spiritualizzato a tal punto da renderlo un insegnamento astratto. Gesรน non parla di mangiare i suoi muscoli e bere il liquido organico che scorre nelle sue vene, ma di sperimentare davvero unโunione di vita concreta con la sua.
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Mangiare e bere Gesรน, significa fare della sua vita la nostra vita, vivere il suo amore dentro i nostri gesti quotidiani. Mangiare e bere Gesรน รจ unire la sua carne alla nostra carne. Per โcarneโ si intende la vita che abbiamo nella sua concretezza e realtร , fatta anche di limiti e fragilitร . Gesรน ci dice che non dobbiamo mai nasconderci dietro la โscusaโ che non siamo perfetti e che facciamo fatica a vivere da buoni cristiani.
Siamo fatti di โcarneโ, cosรฌ come di โcarneโ รจ il mondo che ci circonda, e di โcarneโ era Gesรน di Nazareth e i suoi primi amici. Gesรน dentro la sua โcarneโ, dentro i limiti della sua vita terrena, ha mostrato la via di Dio, la via dellโeternitร , la via dellโamore. Quello che ha mostrato Gesรน รจ un amore che non rimane โper ariaโ, astratto in ideali irraggiungibili, ma รจ un amore di โcarneโ, quella di ogni essere umano, anche la nostra.
Ecco perchรฉ la Messa domenicale, il rito dellโEucarestia che fin da subito i cristiani hanno celebrato, รจ un bisogno prima di essere un dovere. Anzi ritengo che puntare sul โdovereโ nella partecipazione allโEucarestia alla fine porta fuori strada. Abbiamo bisogno come cristiani di sperimentare la โcarneโ della nostra fede, la โcarneโ della presenza di Gesรน.
LโEucarestia รจ un rito nel quale insieme ci ritroviamo come cristiani per non rischiare di far evaporare in tanti buoni propositi astratti la nostra fede. La preghiera comune che ci raduna come comunitร soddisfa il nostro bisogno di โvedereโ e โtoccareโ lโamore di Gesรน, che poi possiamo vedere e toccare anche nella vita di tutti i giorni. Durante la Messa quel fratello e quella sorella che abbiamo accanto sono la โcarneโ di Gesรน.
La Parola di Dio che ascoltiamo e le preghiere e canti che facciamo insieme sono la โcarneโ di Gesรน. Quel piccolo pezzo di pane e quel sorso di vino che sono sullโaltare e che riceviamo, sono la โcarneโ e il โsangueโ di Gesรน, sono il suo amore che non rimane mai astratto. Tutta questa carne e sangue di Gesรน ci sono donati nella Messa domenicale perchรฉ senza questa concretezza la nostra fede muore di astrattezza.
Ed รจ cosรฌ che lโamore, la forza che tiene insieme la vita di ogni singolo individuo e del mondo e della Storia, prende forma e peso. Sono la forma e il peso della carne di Gesรน dentro la nostra carne.
Lโamore di Gesรน ha la forma delle nostre mani che aiutano, sostengono, donano. Lโamore di Gesรน ha la forma dei nostri occhi che guardano con affetto e si accorgono del prossimo. Lโamore di Gesรน ha la forma delle nostre orecchie che ascoltano e della nostra bocca che benedice, cioรจ dice il bene e non giudica il prossimo.
Il peso dellโamore di Gesรน รจ quello del nostro corpo, di tutto noi stessi che siamo qui nel mondo per amare e farci amare ogni giorno.
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)