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don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo del 11 Agosto 2024

Domenica 11 Agosto 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 6, 41-51

Io sono il pane vivo disceso dal cielo

La lettura del 6ยฐ capitolo del Vangelo di Giovanni, che ci accompagna in queste Domeniche nella Liturgia, ci ha condotti a riflettere sulla moltiplicazione del pane, con il quale il Signore ha sfamato una folla di cinquemila uomini, e sullโ€™invito che Gesรน rivolge a quanti aveva saziato di darsi da fare per un cibo che rimane per la vita eterna.

Gesรน vuole aiutarli a comprendere il significato profondo del prodigio che ha operato: nel saziare in modo miracoloso la loro fame fisica, li dispone ad accogliere lโ€™annuncio che Egli รจ ยซil pane disceso dal cieloยป, che sazia in modo definitivo. Anche il popolo ebraico, durante il lungo cammino nel deserto, aveva sperimentato un pane disceso dal cielo, la manna, che lo aveva mantenuto in vita, fino allโ€™arrivo nella terra promessa.

Ora, Gesรน parla di sรฉ come del vero pane disceso dal cielo, capace di mantenere in vita non per un momento o per un tratto di cammino, ma per sempre. Lui รจ il cibo che dร  la vita eterna, perchรฉ รจ il Figlio unigenito di Dio, che sta nel seno del Padre, venuto per dare allโ€™uomo la vita in pienezza, per introdurre lโ€™uomo nella stessa vita di Dio.

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Nel pensiero ebraico era chiaro che il vero pane del cielo, che nutriva Israele, era la Legge, la parola di Dio. Il popolo di Israele riconosceva con chiarezza che la Torah era il dono fondamentale e duraturo di Mosรจ e che lโ€™elemento basilare che lo distingueva rispetto agli altri popoli consisteva nel conoscere la volontร  di Dio e dunque la giusta via della vita. Ora Gesรน, nel manifestarsi come il pane del cielo, testimonia di essere Lui la Parola di Dio in Persona, la Parola incarnata, attraverso cui lโ€™uomo puรฒ fare della volontร  di Dio il suo cibo (cf Gv 4,34), che orienta e sostiene lโ€™esistenza.

Dubitare allora della divinitร  di Gesรน, come fanno i Giudei del passo evangelico di oggi, significa opporsi allโ€™opera di Dio. Essi infatti, affermano: ยซCostui non รจ forse Gesรน, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque puรฒ dire: โ€œSono disceso dal cielo?โ€. Essi non vanno oltre le sue origini terrene, e per questo si rifiutano di accoglierLo come la Parola di Dio fattasi carne. Santโ€™Agostino, nel suo Commento al Vangelo di Giovanni, spiega cosรฌ: ยซerano lontani da quel pane celeste, ed erano incapaci di sentirne la fame.

Avevano la bocca del cuore malataโ€ฆ Infatti, questo pane richiede la fame dellโ€™uomo interioreยป (26,1). E dobbiamo chiederci se noi realmente sentiamo questa fame, la fame della Parola di Dio, la fame di conoscere il vero senso della vita. Solo chi รจ attirato da Dio Padre, chi Lo ascolta e si lascia istruire da Lui puรฒ credere in Gesรน, incontrarLo e nutrirsi di Lui e cosรฌ trovare la vera vita, la strada della vita, la giustizia, la veritร , lโ€™amore.

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Santโ€™Agostino aggiunge: ยซil Signoreโ€ฆ affermรฒ di essere il pane che discende dal cielo, esortandoci a credere in lui. Mangiare il pane vivo, infatti, significa credere in lui. E chi crede, mangia; in modo invisibile รจ saziato, come in modo altrettanto invisibile rinasce [a una vita piรน profonda, piรน vera], rinasce di dentro, nel suo intimo diventa un uomo nuovoยป (ibidem).

Ebbene, se รจ vero che siamo quello che mangiamo, allora ricevere il Corpo del Signore significa, concretamente, partecipare della sua stessa vita, conoscere il suo amore, trasformarci in Lui, vivere dei suoi sentimenti. รˆ chiaro: esiste un mangiare materiale e un mangiare spirituale. Siamo chiamati, questโ€™oggi, come tutti i giorni, a nutrirci anzitutto della Parola del Signore e del suo Santissimo Corpo.

Lโ€™Eucaristia รจ il sacramento dellโ€™amore di Dio, il cibo del pellegrino, il farmaco dโ€™immortalitร , la medicina del peccatore, il pane vivo disceso dal cielo. Tuttavia, dobbiamo chiederci, sinceramente, se abbiamo maturato dentro di noi il senso dellโ€™Eucaristia e della partecipazione alla Santa Messa. Perchรฉ lโ€™Eucaristia rivela il senso cristiano della nostra esistenza e apre il cuore alla speranza della risurrezione, alla caritร  verso il prossimo, allโ€™amore incondizionato.

Poniamoci, allora, delle domande. Gesรน รจ il centro della nostra vita? Credo fermamente nella presenza reale e personale di Gesรน in questo pezzo di pane? Lโ€™Eucaristia alla quale partecipo, mi aiuta a superare ogni forma di egoismo e di chiusura?

Invocando Maria Santissima, chiediamole di guidarci allโ€™incontro con Gesรน perchรฉ la nostra amicizia con Lui sia sempre piรน intensa; chiediamole di introdurci nella piena comunione di amore con il suo Figlio, il pane vivo disceso dal cielo, cosรฌ da essere da Lui rinnovati nellโ€™intimo del nostro essere. Amen!

Fonte

Don Lucio D’Abbraccio

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