Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 9 Agosto 2024

È stato san Giovanni Paolo II, straordinario figlio dell’oscuro XX secolo, che ha vissuto sulla propria pelle la follia del nazismo e del comunismo, a volere Edith Stein come patrona d’Europa, insieme al monaco Benedetto e ai fratelli evangelizzatori del popolo slavo Cirillo e Metodio.

Il padre della fenomenologia, Husserl, vide in quella giovane studentessa una capacità intellettuale sopraffina e la volle accanto a sé come assistente. Ebrea di origine ma atea per scelta, Edith Stein era destinata a diventare una straordinaria filosofa.

Ma la Storia aveva in serbo per lei molte difficili prove: dopo un periodo intellettualmente e spiritualmente tormentato si converte al cattolicesimo per poi essere affascinata dalla vita di clausura.

Seguendo le orme di santa Teresa entra nel Carmelo, prima a Colonia, poi nei Paesi Bassi per prudenza. Ma la reazione stizzita di Hitler all’opposizione dell’episcopato olandese al nazismo, che fino ad allora aveva risparmiato i convertiti, la fa prelevare in monastero. Muore ad Auschwitz insieme alla sorella Rosa il 9 agosto 1942.

Edith ci viene indicata come modello per questi nostri tempi contraddittori: donna di cultura e di spessore intellettuale, mistica e martire. Queste le dimensioni che dobbiamo coltivare in questo tempo: la ragionevolezza della fede, la preghiera e la testimonianza.

In quelle tenebre che avvolsero l’Europa, piccole fiammelle di luce vivida ci incoraggiano e ci indicano il percorso per conservare la piena umanità, per non lasciarci turbare dalle turpitudini dell’animo umano. Anche in un mondo tragico e inumano, che non solo non ha imparato dalla storia drammatica ma che spinge per la distruzione, possiamo custodire la fede e farla risplendere là dove viviamo.

Come ha saputo fare lei. In quelle tenebre tenne accesa la lampada attendendo lo Sposo, così possiamo fare anche noi, nel contesto in cui viviamo, oggi, rendendo testimonianza con la luce del nostro piccolo amore quanto siamo stati amati e salvati.

FONTE: Amen – La Parola che salva – Il blog di Paolo

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