HomeVangelo della DomenicaCarlo Miglietta - Commento alle letture di domenica 4 Agosto 2024

Carlo Miglietta โ€“ Commento alle letture di domenica 4 Agosto 2024

Domenica 4 Agosto 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 6,24-35

GESUโ€™, IL PANE VERO

Per capire il capitolo 6 del Vangelo di Giovanni, dobbiamo subito rispondere ad una questione centrale: esso tratta della necessitร  di aderire a Cristo con la fede o ci parla dellโ€™Eucarestia? 

Domenica 4 agosto 2024 | La Misericordia di Dio: Commento di Carlo Miglietta alle Letture Festive

Giovanni dedica cinque capitoli allโ€™ultimo pasto di Gesรน con i suoi, senza raccontarci lโ€™istituzione dellโ€™Eucarestia. Questo silenzio ha dato adito ad interpretazioni molto diverse: alcuni teologi, come Bultmann, affermano che in Giovanni ci sarebbe una chiara tendenza antisacramentale, una reazione contro la chiesa primitiva che considera i riti sacri come mezzi automatici di salvezza.

Altri invece affermano che Giovanni, scrivendo a fine del primo secolo, dร  per scontata nella sua comunitร  la prassi eucaristica, e pertanto ritiene opportuno farne esegesi con il parallelo racconto della lavanda dei piedi (entrambe sono costituite da un rito, accompagnato da parole di spiegazione e dallโ€™invito a ripetere il rito stessoโ€ฆ): รจ la posizione di quanti (Cullmannโ€ฆ) vedono in Giovanni un grande interesse sacramentale.

Altri ancora (Brown, Leon-Dufour) affermano che esiste sรฌ nel quarto Vangelo il tema dei sacramenti, ma che lโ€™annuncio centrale resta quello del mistero dellโ€™Incarnazione: i sacramenti sono importanti nella misura in cui ci uniscono a Cristo, il Verbo incarnato: Giovanni รจ piรน preoccupato di mostrarci i frutti spirituali dei sacramenti che di soffermarsi sui riti. Credo che questa posizione ci aiuti a leggere con sapienza il capitolo 6. 

Il brano odierno ha forti riferimenti allโ€™Eucarestia: Giovanni ha appena nominato di nuovo โ€œil luogoโ€ (6,10.23), sinonimo giudaico per indicare la Presenza di Dio e il Tempio, e il โ€œrendere grazieโ€ (6,23), cioรจ il โ€œfare eucarestiaโ€ (โ€œeucarizeinโ€ significa appunto โ€œrendere grazieโ€). Ma questi versetti ci suggeriscono precisi riferimenti allโ€™Esodo: la mormorazione contro Mosรจ nel deserto, il sangue dellโ€™agnello, la manna, di cui ci parla la Prima Lettura (Es 16,2-4.12-15); inoltre vanno compresi alla luce della convinzione giudaica del ritorno messianico della manna, e dellโ€™identificazione della manna, nei Libri Sapienziali e nei commenti rabbinici, con la Torah, la Parola di Dio, โ€œDabar- Lรฒgosโ€.

Gesรน รจ il vero Pane offerto al Padre: in Nm 15,17-21, โ€œil Signore disse a Mosรจ: โ€œQuando sarete arrivati nel paese dove io vi conduco e mangerete il pane di quel paese, ne preleverete unโ€™offerta da presentare al Signoreโ€ฆ da elevare secondo il ritoโ€ฆ di elevazioneโ€. Gesรน รจ a Cafarnao, nella Terra Promessa, e la folla lo sottolinea: โ€œsei venuto quaโ€ (v. 25). Gesรน, โ€œelevatoโ€ (Gv 8,28; 12,32) sulla croce, รจ lโ€™offerta definitiva il sacrificio unico, il solo che ci riconcilia con Dio (1 Gv 2,2). I cristiani, partecipando allโ€™eucarestia, offrono al Padre il corpo e il sangue di Cristo (1Cor 10,15-18). Gesรน โ€œha dato se stessoโ€ฆ in sacrificio di soave odoreโ€ (Ef 5,2), e noi โ€œsiamo stati santificati per mezzo dellโ€™offerta del corpo di Cristo, fatta una volta per sempreโ€ (Eb 10,10). 

Gesรน รจ il Pane che non perisce, perchรจ confermato da Dio con โ€œil sigilloโ€ (v. 27) dello Spirito: a questo mondo che cerca mille pani, viene ribadito che cโ€™รจ โ€œun pane soloโ€ (Mc 8,14), โ€œil pane dal cielo, quello vero,โ€ฆ colui che discende dal cielo e dร  la vita al mondoโ€ (Gv 6,32-33).

Gesรน, il Pane, รจ il grande Segno (v. 30) dato dal Padre: ai giudei che, come noi, polemicamente chiedono prodigi per credere (v. 30; cfr 1 Cor 1,21), viene offerto il miracolo di un Dio che si dona totalmente, che si fa spezzare, che si fa mangiare, si fa โ€œpane della vitaโ€: che ogni nostra Eucarestia sia veramente adesione totale a Cristo, per โ€œnon avere piรน fame e non avere piรน seteโ€ in eterno (v. 35)! Ma occorre, come afferma Paolo nella seconda Lettura (Ef 4,17.20-24), che โ€œabbandoniamo, con la sua condotta di prima, lโ€™uomo vecchioโ€ฆ rinnovandociโ€ฆa rivestire lโ€™uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santitร โ€. 

Il commento alle letture della domenica a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.

Articoli Correlati