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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 2 Agosto 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 13,54-58

Gesรน non viene riconosciuto come profeta proprio dai suoi familiari e dei suoi concittadini. Questo dato, all’apparenza sconcertante, รจ unanimemente condiviso dagli evangelisti.

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Nonostante la fama acquisita e le testimonianze a suo favore di molte persone, proprio a Nร zaret Gesรน riceve un clamoroso rifiuto. La ragione l’abbiamo letta: tutti lo conoscono, sanno da dove viene, lo hanno frequentato.

Chi si crede di essere? รˆ solo un falegname che si รจ montato la testa e si crede profeta! Purtroppo, anche a noi succede cosรฌ: ci fermiamo troppo spesso davanti a chi annuncia, senza nemmeno ascoltare il suo messaggio.

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E non parlo della coerenza, richiesta purchรฉ non diventi anch’essa un idolo, ma del fatto che lasciamo prevale le simpatie e le antipatie. Se non ci piace chi ci parla del Vangelo spegniamo il cervello senza ascoltare una sola parola! E ci perdiamo Dio.

Perchรฉ, spesso, non vediamo i prodigi di cui parla il Signore? Perchรฉ, spesso, siamo appiattiti su una fede fatta di abitudine? Perchรฉ tutto ci suona cosรฌ terribilmente banale? Familiare, sรฌ, ma nel senso deleterio del termine.

Abituati, asfaltati, rassegnati? Forse perchรฉ, come per gli abitanti di Nร zaret, i nostri schemi mentali, i nostri pregiudizi, le nostre convinzioni incrollabili ci impediscono di vedere, di stupirci, di gioire. Sappiamo giร , Sappiamo trarre insegnamento e beneficio dal nostro passato, ma solo per aprirci al futuro.

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conosciamo tutto, da anni, da decenni siamo avvezzi a riti, parole, liturgie, cosa mai potrร  scuoterci? Ecco, รจ proprio questo il dramma: non sappiamo piรน stupirci, non sappiamo piรน gioire.

Gesรน non riesce a fare nulla perchรฉ il cuore dei suoi concittadini รจ disincantato e scettico, incapace di sussultare. Questo ce lo dobbiamo, questo dobbiamo concedere alla nostra anima: la possibilitร  di cambiare, anche quando pensiamo di avere visto cose a sufficienza, anche quando crediamo di non avere piรน nulla da cambiare o da capire.

Allora la quotidianitร , l’ovvio, lo scontato, il banale, si trasfigurano e si incendiano della luce dello Spirito.

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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