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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 1 Agosto 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 13, 47-53

Matteo parla di se stesso quando descrive il padrone saggio che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche. Certo: Matteo non era uno scriba ma un esattore delle tasse, ma una formazione alla fede l’aveva ricevuta, eccome.

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E l’incontro col Signore non ha azzerato il suo passato, nella vita e nella fede: come il pescatore, alla fine della pesca, sa separare i pesci commestibili da quelli dannosi e immangiabili cosรฌ ogni discepolo puรฒ capire cosa รจ essenziale nella propria esperienza e cosa inutile.

Discernere, fare cernita, รจ ciรฒ che siamo chiamati a fare, continuamente. Nella vita quotidiana ci troviamo di fronte a molte scelte da compiere, sul lavoro, in famiglia, per stradaโ€ฆ l’avere incontrato il Vangelo ci permette di guardare a noi stessi con uno sguardo diverso, completo, innovativo: certi atteggiamenti che avevamo prima di incontrare Cristo ci suonano stonati, ci diventano insipidi, innaturali, non ci definiscono piรน.

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Anche le cose del mondo, anche le sirene che ci ammaliano con vane promesse, alla fine, ci appaiono inconsistenti. Non facciamo i santi che rinunciano alle tentazioni. Semplicemente la vita bella del Vangelo ci fa vedere le cose inconsistenti per ciรฒ che sono realmente.

Matteo ha abbandonato la sua vita di prima, le furberie dell’esattore, la violenza nel linguaggio, ma non le cose positive: l’amicizia, la grinta, che ora mette a servizio del Regno. Incontrare Cristo significa cambiare radicalmente la propria vita, lasciandola illuminare dal Vangelo, sapendo scegliere cosa vale la pena di tenere e cosa, invece, va gettato.

Cosรฌ per noi: la caccia al tesoro avviene in un contesto di fatica, di delusione, di sofferenza in certi momenti. A noi รจ chiesta la pazienza, e la fede. E la saggezza di chi conosce la Parola, come lo scriba, come Matteo, ma che rimane sempre aperto alle novitร  dello Spirito che irrompe nelle nostre vite orientandole verso il largo.

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Sappiamo trarre insegnamento e beneficio dal nostro passato, ma solo per aprirci al futuro.

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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