Gesรน รจ un maestro paziente che non scappa davanti alle domande dei suoi discepoli. Questa idea che la zizzania sia lasciata crescere insieme al buon seme stupisce, sconcerta, suscita interrogativi. Possiamo prenderci tempo per parlarne, seduti a casa con lui.
Il Signore รจ franco: il nemico del regno cโรจ, si muove per distruggere, per rovinare. Si insinua nellโoscuritร , approfittando di quel punto in cui la recinzione del campo รจ un poโ piรน fragile, lรฌ dove il nostro mondo รจ piรน esposto. Il nemico se ne va lasciando le sue spore, una logica figlia del suo stile: scandali, iniquitร โฆ
Pur provando a intrecciare le sue radici intorno a quelle del buon seme, la zizzania seminata nella notte non ha il potere di impedire la crescita dei figli del regno, fino alla piena maturazione del chicco nella spiga. Il Figlio dellโuomo ha una grande fiducia nella potenza vitale del seme buono. La prova si puรฒ attraversare. La prova seminata dal nemico non รจ la fine del mondo.
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Piรน sapiente delle frette e dei perfezionismi del โtutto subitoโ fiorisce la pazienza di Gesรน. Piรน passa il tempo piรน sarร chiaro quali steli portano frutti splendenti e quali sono erbaccia inconsistente. Contempliamo il sorriso sereno del maestro buono che giร intravede la festa del giorno della mietitura, la fragranza del pane nuovo.
Matteo Suffritti SJ
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Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato