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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 28 Luglio 2024

Domenica 28 Luglio 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 6, 1-15

Il Vangelo di oggi ci insegna come, da cristiani, dovremmo porci di fronte ai problemi che incontriamo nella vita. Come si risolvono i problemi della vita che sembrano insormontabili, e non risolvibili con i mezzi che abbiamo a disposizione?

La prima reazione รจ ignorare il problema, venir meno alle proprie responsabilitร , congedare la folla, tradire la giustizia evitando di dare da mangiare a un cosรฌ grande numero di affamati. La seconda รจ fare i calcoli e affidarsi alle risorse materiali di cui disponiamo, finendo ben presto col constatare quanto le soluzioni vere ai grandi problemi esistenziali non possano essere risolte cosรฌ, contando sulle nostre forze e sulle nostre risorse.

Il terzo passo, quello decisivo, lo compie Pietro mostrando a Gesรน la pochezza di quanto avevano. Pietro mostra al Signore quanto miseri siano i propri mezzi e cosรฌ facendo lascia spazio all’agire Divino. E Gesรน, non solo risolverร  il problema, ma mostrerร  quanto la sua potenza sia capace di risolvere problemi ben piรน grandi. Questo vale per noi e vale anche per la Chiesa.

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Come non notare che esiste la tentazione, se non a volte anche l’inclinazione, ad affrontare le grandi questioni e i grandi problemi che attraversano oggi la vita della Chiesa confidando sulla negazione del problema o sulla sua risoluzione con strumenti e risorse materiali. Pensiamo, per esempio, alla questione del calo delle vocazioni, o agli scandali che deturpano il volto della Sposa di Cristo, del sempre piรน esiguo numero di persone che si professano cristiane.

Quante volte si pensa di risolvere questioni cosรฌ enormi con strumenti mondani (come abolire il celibato sacerdotale, affidarsi alla psicologia, annacquare le veritร  di fede e rinnegare le ricchezze della tradizione), finendo col cedere alla superbia di credere di avere il potere di cambiare il mondo con la nostra intelligenza e il nostro attivismo.

Dovremmo invece presentarci di fronte al Salvatore ammettendo che siamo uomini, limitati, peccatori, non abbiamo abbastanza pani e pesci per soddisfare la fame di giustizia e di veritร , ci affidiamo quindi alle Tue provvide mani sovrabbondanti di misericordia.

Per riflettere

Ma io vi dico questo: mettete le vostre vite nelle mani di Gesรน. Egli vi accoglierร  e vi benedirร , e farร  un uso delle vostre vite che andrร  al di lร  delle vostre piรน grandi aspettative. In altre parole, abbandonatevi, come tutti quei pani e quei pesci, nelle mani potenti e affettuose di Dio e vi troverete trasformati in โ€œuna vita nuovaโ€; in una pienezza di vita. โ€œCarica il tuo fardello sul Signore ed egli lo sosterrร โ€. (San Giovanni Paolo II)

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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