La gioia nel cuore, l’amore ci portano spesso ad essere super-attivi, costantemente impegnati. Non c’è niente di male, ma corriamo un rischio importante, quello di farci dimenticare il senso di ciò che facciamo, per chi o per quale fine.
Che penseresti di un sacerdote che è sempre molto impegnato e non ha mai il tempo per confessarti? Cosa penseresti di un animatore, educatore che non trova mai tempo per ascoltarti? Cosa penseresti di un amico che non trova mai il tempo per stare con te?
Bisogna, soprattutto quotidianamente, ritagliarsi anche un piccolo spazio per la preghiera, per avere ben in mente come agire, cosa migliorare. Se le attività “cristiane” non aiutano chi le organizza o le vive a crescere nella relazione con Dio, sono solo tempo sprecato!
Saremo come pecore che non hanno pastore, che non sanno dove andare! Gesù stesso fa riposare gli apostoli e si involucra in prima persona con la folla. Ci dice “Io vi darò ristoro”. Ancor di piú, quando nel nostro quotidiano viviamo la stanchezza, dobbiamo rilassare il nostro fare e chiedere costantemente a Lui supporto: Gesù guidaci!
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