“E lì non poteva compiere nessun prodigio”
L’incredulità dei concittadini di Gesù gli impedisce di poter agire come di suo solito. Egli dovette solo limitarsi a guarire alcuni malati perchè la sua presenza era motivo di scandalo per loro.
Gesù non si fa inibire o condizionare da quello che pensano gli altri di lui, ma coglie che da parte della sua gente non c’è una disponibilità ad accogliere il suo messaggio. Quel poco che realizza pertanto è segno non di una rinuncia ad agire, ma di un modo di perseverare in quel poco che è possibile compiere, per quei pochi che si rendono più recettivi alla sua Parola.
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A volte in certi contesti non si può parlare o agire liberamente, ma questo non deve impedire di fare del bene, non può divenire un pretesto per rinunciare. Piuttosto deve indurre a capire in che misura gli altri sono in grado di capire e di accogliere il bene per realizzarlo nella misura conseguente, nella forma per loro più vicina e adeguata.
In breve
Non è sufficiente il desiderio di fare del bene, ma occorre adeguarlo anche al contesto e ai destinatari affinchè sia fruttuoso
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