Nell’ascoltare il Vangelo di oggi sorgono spontanee delle domande: che tipo di cristiano sono? Uno di quelli che vive la gioia dell’amicizia con Gesù o uno di quelli intrappolati in un perenne venerdì santo senza Pasqua?
E poi, che cosa significa veramente per me essere cristiano? Assolvere una serie infinita di precetti o comprendere che tutto quello che faccio ha senso solo se mi permette di crescere nell’amore verso Dio e verso l’altro?
Oggi questa Parola più che darci risposte, ci pone nella condizione di metterci davanti le giuste domande. Quelle che ci permettono di crescere, di guardarci dentro e di capire cosa voglio veramente dal mio essere cristiano, cosa significa per me, che differenza fa nella mia vita.
Se ogni tanto non ci interroghiamo sul perché e il perChi facciamo le cose, rischiamo di smarrire la gioia che dovrebbe spingerci e animarci. Tutto diventa un dovere e si perde di vista l’unica cosa che conta e che il Signore ci chiede: amare.
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