Una volta, un genitore, mi ha chiesto di provare a convincere suo figlio a sposarsi in Chiesa, perché la convivenza gli sembrava una relazione troppo fragile e insicura, qualcosa di inadeguato per poter costruire una famiglia.
Io naturalmente ho accettato di dialogare con suo figlio, ma non ho cercato di convincerlo a sposarsi in chiesa, mi sono limitato a spiegargli il valore del sacramento del matrimonio, ma senza cercare di forzarlo in questa direzione.
Questo perché, a mio parere, se una persona non comprende il valore e il sacrificio che comporta il matrimonio, è meglio che non si sposi. E in questo modo interpreto anche quel passo del vangelo in cui uno scriba si avvicina a Gesù e gli chiede di poter diventare un suo discepolo, ma Gesù, invece di incoraggiarlo, gli dice che se vuole seguirlo deve prepararsi a rinunciare ad ogni cosa, e non avrà nemmeno un luogo sicuro dove porre il capo per dormire.
- Pubblicità -
Con questo insegnamento Gesù non è che ci voglia scoraggiare dal seguirlo, no assolutamente, lui è contento che noi diventiamo suoi discepoli, ma prima è importante capire il valore e il sacrificio che comporta questa scelta, altrimenti andiamo incontro ad un grande fallimento.
Insomma, fai bene a desiderare di volare in alto, ma come prima cosa comincia a rinforzare le tue ali. Cerca di capire che essere discepolo è una meta molto alta, e per questo merita di essere raggiunta, ma richiede anche un grande sacrificio.