Un Dio della vita, uno sposo per sempre
Due incontri di guarigione raccontati insieme, quasi intrecciati tra di loro. Due donne: la prima con perdite di sangue che non può quindi avvicinarsi allo sposo e generare vita; la seconda che ha 12 anni, l’età in cui si può sposare, ma non ha uno sposo.
Simbologia che ricorda Israele, l’umanità, tutti noi, quando allontanandoci dallo sposo, perdiamo vita e ci ammaliamo. E Gesù ci rivela, però, che Dio moltiplica la vita dove la perdiamo e come uno sposo innamorato viene a prenderci la mano e legarci al suo cuore per sempre.
Così, Egli distrugge quella religione sbagliata che attribuisce a Dio la separazione tra i puri e gli impuri, i giusti e i sbagliati. Perché si sappia: nessuno è indegno o impuro agli occhi di Dio.