Questo lebbroso che si prostra ai piedi di Gesù è cosciente del male che dimora in lui e ripone tutta la sua fiducia nel Signore e nella sua volontà di salvare.
Noi invece siamo figli di una società che pensa di poter fare a meno di Dio e pone tutta la sua fiducia nella tecnica e nei buoni sentimenti della società, elevate al rango di veri e propri idoli.
Dobbiamo recuperare la coscienza della nostra inguaribile incapacità e ripetere con sincera umiltà le parole di un’antifona liturgica: “Purificami ancora, o Dio, da ogni mia colpa”. Solo lo Spirito può purificare la mente e seminare nel cuore la pace.
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