Vorrei evidenziare due dettagli che si traggono dal Vangelo di oggi. In primo luogo entrambi gli alberi producono frutto, quindi si danno da fare, sono operosi e sfruttano le loro capacità; ma non di tutti il frutto è buono.
In secondo luogo mi sembra importante sottolineare che l’albero buono non viene riconosciuto in sé stesso, ma nei suoi frutti. L’albero è buono perché produce frutti buoni, se però smettesse di produrli, non sarebbe più buono.
Dobbiamo chiedere al Signore che, come con i discepoli di Emmaus, apra i nostri occhi e le nostre menti all’intelligenza delle Scritture, per poterlo riconoscere dove Lui veramente è.
I falsi profeti “vestono come pecore”, ma non penetrano davvero nel cuore!
Ascolta “La Parola in centoparole – Commento al Vangelo del 26 Giugno 2024” su Spreaker.A cura di fra Simone dal suo canale Telegram (https://t.me/centoparole)
Leggi altri commenti al Vangelo del giorno