Siamo alla fine del discorso della montagna di Matteo, e Gesù vuol far riflettere ancora su cosa significhi vivere davvero secondo lo stile di figli del Padre. Tutto il senso è spostato sull’interiorità. I frutti di bene vengono da dentro non da ciò che facciamo.
Una cosa buona o bella apparentemente può essere fatta da chiunque, falsi Profeti e lupi rapaci. Mentre i frutti che nascono nel cuore ad opera dello Spirito non sono camuffabili. Il tempo li rivela. Così la vera bontà non è camuffabili come la generosità, la gioia, la pace, la pazienza.
Sono i frutti dello Spirito di cui ci parlerà Paolo nella lettera ai Galati. Quando il cuore è buono, sano… Non può dare frutti cattivi come l’egoismo, l’orgoglio, la menzogna, il tornaconto, l’ira, la maldicenza, il rancore…
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Gesù ci mette in guardia verso chi è falso ma nello stesso tempo ci fa fare un esame di coscienza per vedere se in noi ci sono i frutti dello Spirito. Il tempo è galantuomo. Rivela sempre tutto. Oggi mi interrogo sui miei frutti…
E rileggo nel tempo i frutti delle persone che reputo amiche o che ho reputato tali. Chiedo al Signore di rivelare a me stesso le mie ambiguità e il lupo che si nasconde in me.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade