Può sembrare un po’ sprezzante la richiesta che Gesù fa nel Vangelo di oggi:
“Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi”.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 25 Giugno 2024” su Spreaker.In realtà dietro un’immagine così poco romantica si cela un realismo pragmatico che non dobbiamo mai perdere di vista: non tutti posso capire ciò che stiamo vivendo o ciò in cui crediamo.
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Dimenticarsi di questo significa peccare di ingenuità ed esporre ciò che abbiamo di più caro a pubblico ludibrio. Bisogna sempre scegliere con cura cosa dire, quando dirlo e a chi dirlo. Facendo poi un passo in avanti Gesù prosegue:
“Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”,
regola d’oro che ci ricorda che molto spesso pretendiamo un bene dagli altri ma non siamo disposti a darlo a nostra volta. Ultima nota realistica del Vangelo di oggi è in quest’ultima annotazione:
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“Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!”.
Prendere sul serio Gesù non è una passeggiata, è invece una via faticosa, ma è l’unica via che conduce da qualche parte. Le altre vie invece sono più comode ma portano sempre al vuoto cosmico.
Conosco molta gente che sperimenta questo vuoto, e non trova più senso nel vivere perché non vede più un significato a ciò che sta facendo. Il Vangelo è esigente, ma dà come contropartita un senso che riempie tutta la vita in ogni suo aspetto e sino alla fine, e oltre.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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