Svegliare Gesù per tutti
Ci fu una grande tempesta di vento…
Non serve una dotta spiegazione né una grande fantasia per ritrovarsi in questa scena, mentre cerchiamo di attraversare una situazione complicata, un periodo difficile, e l’altra riva sembra allontanarsi mentre si alza il vento, si avvicina la notte e con essa ci assale la paura di non farcela, la disperazione del sentirsi soli, perché a nessuno sembra importare che siamo perduti.
È un’esperienza comune, che riguarda la “nostra barca”, ma anche le altre barche, quelle degli uomini e delle donne che, nelle diversificate situazioni, attraversano il mare della vita. Questa tempesta, con i suoi diversi nomi, in fondo ci accomuna tutti, ci fa sentire che ogni storia e ogni sofferenza ci riguarda, non può essere giudicata lontana o inferiore o irrilevante.
Eppure, se siamo cristiani, sulla nostra barca abbiamo deciso di prendere con noi Gesù. La sua presenza non ci toglie il vento e le onde, e neppure la paura di non farcela, ma abbiamo una grande possibilità e una grande responsabilità, quella di rivolgerci a lui, di gridare a lui, di svegliarlo, di usare la nostra fede come un’implorazione perché abbia pietà della situazione nostra e di tutti.
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E questo si chiama: pregare. […]
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La foto di suor Chiara proviene dal sito “Parrocchie Lago di Caldonazzo“