“Non opporti al malvagio”
Quando si hanno punti di vista diversi si rischia di radicalizzarli, di polarizzare e ideologizzare il proprio discorso. Si ha in tal modo l’opposizione tra le parti che induce spesso allo scontro (non solo verbale), e questo si conclude generalmente con una divisione.
Gesù suggerisce un metodo diverso che permette di evitare il conflitto aperto concedendo all’altro dei margini più ampi rispetto a quanto da lui richiesto o esigito. Infatti se l’altro ottiene quanto richiede o ti scopre più generoso e accogliente di quanto si aspetterebbe, questo gioverebbe ad attenuare il suo malessere.
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In genere la negatività e la malvagità dell’altro induce naturalmente a contrastarla (applicando una forza più grande), ma in questo modo non si ottiene che una situazione di scontro e di incomunicabilità maggiore.
Il conflitto non va evitato perché può essere un’occasione di crescita, può dare l’opportunità di porre l’attenzione su problemi che difficilmente si mettono in luce. Ma va anche gestito con parole e atteggiamenti opportuni che sappiano isolare il problema e risolverlo e non identificare la persona con il problema o la difficoltà che in modo personale si percepisce.
In breve
Non cadere nel tranello dell’opposizione che radicalizza i punti di vista e tende a dividere e isolare. Tu cerca sempre di avere come obiettivo il dialogo e la comunione. L’altro non è “il problema”, ma “vive un problema”. A te il compito di stargli accanto e aiutarlo a uscirne e risolverlo.
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