Questa settimana si apre con una pagina forte.
Gesu’ sembra dirci cose impossibili a realizzarsi, cose completamente contrarie alla nostra logica e al nostro modo di pensare.
E’ famosissima l’espressione “ porgi l’altra guancia “.
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Se solo, per scherzo, provi a dirlo a qualcuno, ti risponde: se capita a me di ricevere uno schiaffo ne do’ dieci a chi me lo ha dato, altro che porgere l’altra guancia!
E cosa dire di frasi quali “ dà a chi ti chiede e a chi desidera un prestito da te non voltare le spalle “?
Sono il sunto della “ logica del folle “.
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Solo un pazzo si mette a dare i suoi beni o a prestare denaro a chi glielo chiede se non ha garanzie di recupero o di un guadagno!!!
Ma allora, di che stiamo parlando oggi?
Della “ logica della follia “, che è quella dell’ AMORE.
Le parole del Vangelo ci sembrano cosi’ lontane dalla realtà perché viviamo immersi nella logica dell’individualismo, dell’egoismo.
La “ logica dell’amore “ è invece l’esatto opposto, è quella logica, insegnata e vissuta concretamente da Gesu’, che ci fa vedere tutti i nostri simili come “ fratelli da amare “ perché Figli di un unico Padre.
FIGLI
La logica che viene proposta dalla pagina odierna è quella che i genitori applicano con i loro figli.
Li perdonano anche se fanno grandi sbagli e mai gli voltano le spalle.
Siamo quindi capaci di amare, siamo quindi capaci di applicare cio’ che si legge in questi versetti.
Ecco, Cristo ci chiede di applicare la stessa logica nei rapporti non solo con “ i nostri figli “ ma con tutti gli uomini, in quanto nostri fratelli.
E’ tutto qui.
Sembra difficile perché non abbiamo la percezione dell’altro come “ fratello “ ma come di un qualcuno che ci è indifferente.
“ Sono forse custode di mio fratello “ ( Gen 4, 9 ) risponde Caino a Dio che gli chiede dove sia Abele.
Si, ne sono custode.
Questa è la logica che consente di vivere quello che c’è scritto in questa pagina.
Diversamente continuerà a sembrarci assurda.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.