Nell’impegnativo discorso della montagna Gesù, con coraggio e autorevolezza inaudite, mette in discussione alcuni capisaldi della fede. Tradizioni umane spacciate per divine, temi molto sensibili che andavano a coinvolgere la sensibilità spirituale ma, ancora di più la vita concreta.
Ascolta “Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 17 Giugno 2024” su Spreaker.Il proverbio “occhio per occhio e dente per dente”, che a noi sembra barbaro e primitivo, in realtà era una forma di moderazione, di misura: la reazione doveva essere proporzionata al danno, all’offesa.
Se ci guardiamo attorno, già solo questo sano principio fisico aiuterebbe non poco l’umanità a orientarsi verso la giustizia: quante volte la reazione è sproporzionata, abnorme. Eppure Gesù propone al discepolo di osare di più, di andare oltre, di non opporsi al malvagio. Intendiamoci: se un pazzo sta accoltellando mio figlio, io lo difendo ad ogni costo ed è bene che lo faccia.
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Ma, in determinate occasioni lo Spirito può infiammare i nostri cuori rendendoci capaci, come Cristo, di donare la vita. Certo, nel quotidiano non ci succede di rischiare la pelle (e meno male!), ma di dover scegliere se reagire ad una provocazione, sì.
E penso alle tante volte in cui mi sono trovato nella condizione di reagire in malo modo, di assecondare la stanchezza o l’irritazione e di prendermela con qualcuno e mi sono sentito la parola del vangelo salirmi dal cuore.
La storia, da Santo Stefano e Francesco, da Gandhi ai tanti testimoni dell’oggi, ci dice che la pace vissuta con profondità può scardinare le logiche violente del mondo. Questo indica il paradosso proposto da Gesù: spiazza il tuo avversario, stupiscilo, mostragli una via alta e altra, un modo diverso di affrontare le questioni e di superare le divergenze.
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Ma non diventare uno zerbino, chiedi giustizia, difendi la tua dignità, offri e pretendi rispetto per ciò che sei e che pensi, con garbo e fermezza. Compito difficile, lo so, e che Gesù per primo ha vissuto. Se noi cristiani non siamo in grado di domare la violenza, chi lo potrà fare su questa terra?
FONTE: Amen – La Parola che salva – Il blog di Paolo
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