Non uccidere! Raramente ho conosciuto persone che hanno commesso questo tipo di reato, e quindi sembra essere un comandamento che non riguarda quasi nessuno.
Ma Gesù ci ha fatto notare che ci sono diversi modi per uccidere una persona, per esempio attraverso le parole. Certo non ha stessa la gravità uccidere a parole o con i fatti, perché con le parole ci si può anche scusare, in qualche modo si può tornare indietro.
Ma anche la parola può uccidere, perché quando tu insulti un’altra persona gli togli un po’ della sua vita, gli togli la gioia, la umili, neghi la sua dignità, e in alcuni casi neghi perfino la sua esistenza. E come dicevo con parola si ferisce, ma si può anche guarire.
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Ed è questo che oggi Gesù ci invita a fare: a stare attenti a come usiamo le nostre parole, e naturalmente anche i nostri pensieri, a non pensare e a non dire cose cattive, a trasformare le parole da armi a strumenti guarigione, attraverso il perdono, la riconciliazione, con un dialogo sereno e comprensivo.
Ferma la tua rabbia prima che diventi più grande di te e non ti travolga e ti porti a fare cose di cui ti pentirai. Semina pace e raccoglierai pace.