“Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.”
Ciò che accade a Maria e a Giuseppe non è un banale imprevisto ma uno di quelli che ti destabilizzano e posso solo immaginare l’angoscia nel loro cuore. Una felice consuetudine turbata dallo smarrimento del Figlio.
Quanti fatti incomprensibili e ingiusti si verificano nella nostra vita, rompendo i nostri schemi, la nostra serenità, facendo crollare i nostri progetti… Avere fede non significa capire tutto o riuscire a tenere tutto sotto controllo, ma custodire gli eventi alla maniera di Maria. “Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore“.
Quanto amo questa caratteristica di Maria… e quanto vorrei averla anch’io! Davanti a certe cose non puoi che affidarti così e non è rassegnazione, ma fidarti di Colui che, anche in ciò che non comprendi, ti accompagna, ti prende per mano, ti sorregge. Maria non ha sempre capito tutto al volo, ma si è sempre fatta prendere per mano da Dio.
E noi, allo stesso modo, siamo chiamati a farci prendere per mano da Lui e da Lei, Madre Sua e Madre Nostra.
AUTORE: Fabrizio Francesco Campus
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