La morte è una realtà con la quale umanamente è difficile fare i conti. Sembra un enorme ostacolo che si frappone fra noi e la vita. Dal dolore causato dalla morte di qualcuno, specie se a noi vicino, nascono tante domande, alcune delle quali, troveranno risposta solo quando ci troveremo faccia a faccia con Dio.
Nel Vangelo di oggi, vengono posti a Gesù degli interrogativi su ciò che accadrà dopo la morte. I sadducei ragionano con quelle che sono delle categorie tipicamente umane ma Egli scardina completamente i loro ragionamenti ricordando una verità essenziale: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”?
Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Entrare nella prospettiva proposta da Gesù significa avere fede. E grazie a questo, sicuramente non troveremo una risposta a tutto quello che della morte non comprendiamo, ma sapremo dare un senso, una prospettiva diversa ad un evento che, se vissuto con fede, non ci apre alla fine ma alla vita eterna che il Signore ha voluto donarci con la Sua passione, morte e risurrezione.
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